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Economia

Chiusure dei centri commerciali nel weekend, per i sindacati non basta: "Stop a tutti i negozi tranne le farmacie"

Cgil Bari e Filcams Cgil barese chiedono un incontro urgente al prefetto e al sindaco Decaro: "È evidente la confusione che si sta generando e che abbiamo necessità di chiarire subito"

"Vinciamo se rispettiamo le regole. Ma quali regole se ognuno fa come gli pare? Chiediamo di essere convocati urgentemente dal Prefetto e dal Sindaco di Bari" per chiedere la chiusura di tutti i negozi nel weekend, anche gli alimentari, tranne le farmacie: è quanto propongono la Cgil Bari e la Filcams Cgil Bari per uniformare la situazione dopo l'ultimo dpcm anti covid e tutelare i lavoratori.

"Stiamo ricevendo informazioni dai lavoratori del settore  - spiega il segretario Filcams Cgil Bari, Antonio Miccoli - che ci comunicano che moltissime aziende presenti nel nostro territorio con grandi e medie superfici hanno deciso tenere aperti i propri punti vendita nelle giornate festive e prefestive in quanto free stand fuori dai centri commerciali. Alcune di queste aziende" aggiunge Miccoli  "ritengono inoltre di rientrare tra le attività essenziali e quindi di poter restare comunque aperti. È evidente la confusione che si sta generando e che abbiamo necessità di chiarire subito per il bene dei cittadini tutti e per la tutela della salute dei lavoratori. Salute che sembra essere un accessorio e che a proprio piacimento chi ci governa decide di farne un cavallo di battaglia utilizzando escamotage linguistici che di fatto affossano un diritto costituzionalmente sancito".

"Questo è a dir poco vergognoso - continua la segretaria generale Cgil Bari, Gigia Bucci - Per questo chiediamo al sindaco di Bari Antonio Decaro, di adottare ai sensi dell’articolo 54 del Testo Unico degli Enti locali in materia di sicurezza urbana, la chiusura di tutte le attività commerciali, ad eccezione di farmacie e parafarmacie. Non possiamo essere costretti a ricorrere ogni volta allo sciopero".

"Sono davvero tanti i lavoratori  - rimarca Miccoli - che in queste settimane hanno dimostrato responsabilità e professionalità lavorando con un alto tasso di rischio soprattutto la domenica e nei giorni di festività a causa del contingentamento non controllabile della clientela. Bisogna tutelarli. L'apertura domenicale o festiva non è indispensabile. Si può fare la spesa dal lunedì al sabato anche per salvaguardare le vite dei lavoratori che sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto, che siano impiegati nel commercio o nella sanità o nei trasporti o nelle scuole è urgente un confronto". In caso di mancata convocazione, concludono Bucci e Miccoli, "quella della mobilitazione sarà l’unica strada percorribile".

Sul tema sono intervenuti anche Franco Busto, segretario generale della Uil di Puglia e Giuseppe Zimmari, segretario generale della Uiltucs Puglia: "Abbiamo raccolto, nelle ultime ore, informazioni dai nostri rappresentanti sul territorio cittadino, secondo le quali le medie e grandi superfici di vendita site all’interno dei parchi commerciali – i così detti free stand – non osserveranno la prevista chiusura nelle giornate festive e prefestive così come previsto dall’ultimo Dpcm e contrariamente a quanto avverrà per le superfici di vendita site nei centri commerciali. Così non va: ciò non solo lede le regole della concorrenza, ma soprattutto potrebbe generare il rischio di assembramenti di clientela verso le attività che rimarranno aperte nel week end, inficiando gli obiettivi cardine del decreto in termini di contrasto alla diffusione del virus". I due segretari chiedono “al sindaco Decaro, finora molto sensibile al rispetto delle regole comuni per la lotta al Covid-19, e al prefetto di Bari un incontro urgente allo scopo di superare tali contraddizioni applicative del Dpcm, per consentire il pieno rispetto delle prescrizioni previste in materia su tutto il territorio barese a tutela della salute sia dei lavori che della cittadinanza”.

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