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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Cisl Bari Di Pace (segretario generale): "Il paese sta crollando! Bisogna far presto le famiglie baresi sono disperate. Niente lavoro e’ grave emergenza sociale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

"Sono dati da collasso quelli forniti dal rapporto di Bankitalia. Il crollo per le famiglie : aumenta la povertà e diminuiscono i redditi. Non c'è regione nel nostro paese che è immune dalla crisi economica". La riflessione è del segretario generale della Cisl Bari Vincenzo Di Pace che a qualche ora dalla ufficializzazione del rapporto di Bankitalia conferma che negli ultimi 3 anni, il reddito familiare è diminuito del 7,3%, la ricchezza media del 6,9%, mentre la povertà è salita di 2 punti percentuali, pari oggi al 17La Banca d'Italia individua la soglia di povertà con un reddito di 7.678 euro netti l'anno, quindi con meno di 640 euro al mese una persona su sei.

Ma non finisce qui, il baratro per la metà delle famiglie è dover sopravvivere con appena 1.200 euro al mese, le più ricche circa il 50% possono ancora contare su meno di 2.000 euro mensili.
Più di una famiglia italiana su quattro (26,1%), inoltre, possiede almeno un debito, per un ammontare medio di 51.175 euro (nel 2010 erano il 27,7% per un ammontare medio di 43.792 euro). Si tratta, per lo più, di famiglie a reddito medio-alto, con capofamiglia di età inferiore ai 55 anni, lavoratore indipendente o con elevato titolo di studio: la maggior parte dei debiti è costituita da mutui per l'acquisto e per la ristrutturazione di immobili. "Dati in linea con il crollo del potere di acquisto delle famiglie fotografato dai dati Istat a livello nazionale."

Ma sulla crisi, - aggiunge Di Pace - la disoccupazione in aumento vertiginoso,, la cassa integrazione e la povertà crescente delle famiglie pugliesi e baresi, abbiamo più volte parlato, invitando le istituzioni e il governo a fare di più. Bisogna lavorare insieme, occorre concertazione, progetti condivisi tra più soggetti, bisogna smetterla di operare singolarmente, le amministrazioni locali da una parte, il sindacato dall'altra e poi le associazioni datoriali.

In questa particolare fase, le famiglie, i giovani e i pensionati sono messi a dura prova, ci troviamo in un momento in cui aumentano le emergenze sociali, la mancanza di lavoro e i "poveri" anziani si confermano veri e propri ammortizzatori sociali. Bisogna far presto il tempo è scaduto !

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