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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Mercati aperti più a lungo, aiuti ai negozi di vicinato e animazione nelle vie dello shopping: 6 milioni per rilanciare il commercio a Bari

Presentato D_Bari 2022/24, il programma cittadino di misure a sostegno delle attività di prossimità promosso dagli assessorati di competenza. L’obiettivo, spiega Palazzo di Città, è quello di promuovere e accompagnare una fase di rigenerazione e rinascita del settore

Sei milioni di euro per sostenere il comemrcio e l'economia della città di Bari, in un periodo di ripresa dopo le restrizioni Covid: stamane, in Comune, è stato presentato D_Bari 2022/24, il programma cittadino di misure a sostegno delle attività di prossimità promosso dagli assessorati di competenza. L’obiettivo, spiega Palazzo di Città, è quello di promuovere e accompagnare una fase di rigenerazione e rinascita del commercio al fine di trovare soluzioni ed equilibri nuovi anche in seguito alla variazione della domanda e dei nuovi scenari di consumo.

Quattro i progetti principali finanziati con le risorse, da destinare anche a fondo perduto per le attività: 'Strade Vive' intende sostenere le associazioni di strada e l’animazione delle vie commerciali della città con l'obiettivo di promuovere il protagonismo dei commercianti favorendo collaborazioni e alleanze tra loro. 'Un negozio non è solo un negozio', invece, sostiene gli esercizi di vicinato esistenti con contributi a fondo perduto finalizzati ad effettuare investimenti e ottimizzare la gestione stessa dell’attività. In cambio, gli esercizi di vicinato beneficiari si impegnano a promuovere attività e servizi per migliorare il quartiere in cui sono insediati. 

Due gli interventi per i mercati: il primo mira a rifunzionalizzare la struttura coperta di via Amendola, chiusa da poco dopo solo due anni di attività, trasformandola in 'mercato contadino'. L'altro progetto, invece, nasce per sostenere progetti di animazione commerciale, culturale e sociale da realizzare nei mercati su strada e nei mercati coperti cittadini al fine di migliorare le attività di vendita e i servizi, sperimentare nuove funzioni e utilizzi, coinvolgere nuovi pubblici o prolungare gli orari di apertura.  La gestione delle misure, l’interlocuzione con gli operatori e l’istruttoria delle istanze saranno svolte dal job center comunale Porta Futuro.

“Oggi presentiamo un manifesto che vuole raccontare una nuova scena dell’economia urbana di Bari - ha esordito il sindaco Antonio Decaro  in conferenza stampa -. La nostra città è sempre stata associata culturalmente ed economicamente al settore del commercio. Sappiamo tutti che, prima del covid e della crisi legata alla pandemia, la città stava vivendo una stagione di cambiamento: cambiavano gli stili di vita, i punti di riferimento commerciali, cambiava l’esperienza stessa dell’acquisto per una serie di fattori che tutti conosciamo. Poi è arrivata la pandemia che ha cambiato il mondo e inevitabilmente le nostre vite sotto tutti i punti di vista. Ognuno di noi, sia nella sfera sociale sia in quella individuale, ha dovuto modificare almeno uno dei propri comportamenti abituali. E questo ha determinato inevitabilmente un cambiamento nella società, a partire dalla sfera economica. Per noi un negozio non è mai stato solo un negozio e, a maggior ragione, non lo è oggi: per noi l’insieme delle attività commerciali rappresenta un'infrastruttura economica, sociale, relazionale e culturale diffusa in tutta la città che può davvero fare la differenza. Questo è il primo capitolo della storia della nuova Bari commerciale che stiamo costruendo tenendo insieme gli assessorati allo Sviluppo economico e alle Politiche attive del lavoro, con l’aiuto di Porta Futuro che in questi due anni si è dimostrato un valido punto di riferimento per tutte le attività economiche della città. Abbiamo composto un programma articolato su più misure strategiche che hanno l’obiettivo di sostenere le attività economiche e incentivarle ad attivare nuovi percorsi, individuali o collettivi. Quelle che presentiamo oggi sono le prime quattro misure ma già nei prossimi mesi pubblicheremo le altre che puntano alla valorizzazione dell’artigianato storico, dell’economia del mare, della nuova identità commerciale per alcune strade della città cercando di proiettare Bari su un nuovo scenario di economia di prossimità”.

“D_Bari 2022 - 2024 è un piano strategico che si articola su una strategia per il commercio portata avanti dall’assessorato allo Sviluppo economico in questi anni e che viaggia parallelamente al documento strategico del commercio, completandolo con una serie di azioni specifiche che ci auguriamo possano incontrare la partecipazione di tante attività economiche cittadine, storiche e nuove - ha spiegato l'assessora cittadina al Commercio, Carla Palone -. Le stesse con cui abbiamo sempre dialogato in questi anni e che abbiamo sostenuto durante la crisi legata alla pandemia. Questo piano intende fare leva su esercizi di vicinato, pubblici esercizi e luoghi del commercio. La città riparte, e noi vogliamo accompagnare e sostenere questa ripartenza. Il commercio di prossimità è stato fondamentale per la tenuta sociale ed economica della città durante la pandemia: da questa consapevolezza vogliamo ripartire per rilanciare l’economia cittadina. Ho sempre avuto fiducia nei commercianti della città e nella loro capacità di rappresentare l’anima di Bari, di elaborare risposte alla crisi, di creare lavoro, di aiutare la città a progredire. Noi siamo ancora una volta disponibili a lavorare insieme a loro: li abbiamo ascoltati anche in questi mesi per lavorare a questo piano e continueremo a farlo. Vogliamo stare accanto a tutti i commercianti, ma soprattutto stringere un'alleanza insieme a quelli che vogliono promuovere innovazione e cooperazione. Per la prima volta utilizziamo fondi comunitari per sostenere la piccola economia urbana, sperimentando un programma che non ha eguali nel panorama delle città meridionali. Voglio ringraziare gli uffici comunali della ripartizione Sviluppo economico e i dipendenti della struttura Porta Futuro perché anche i questo caso le nostre idee camminano sulle loro gambe e grazie al loro lavoro”.

“Siamo in una fase di grande trasformazione, si trasforma la città, l’economia e con queste anche le politiche pubbliche dell’amministrazione - ha commentato il vicesindaco Eugenio Di Sciascio -. Porta Futuro, nato come una scommessa del Comune di Bari, è diventato un luogo dinamico che ha maturato competenze e profili sempre più specialistici nel settore delle politiche attive del lavoro e di supporto all’economia cittadina, anche e soprattutto durante il periodo nero post-pandemico. Noi crediamo che l’economia della città oggi sia unica, nel rispetto delle specificità di ogni settore, e per questo è necessario un approccio ad ampio spettro, integrale, che sappia tenere insieme una serie di fattori, dagli stili di vita all’innovazione tecnologica, fino alla transizione ecologica. Tutte componenti necessarie se vogliamo puntare ad un nuovo scenario economico e sociale cittadino. Le misure presentate oggi saranno supportate tecnicamente da Porta Futuro che si occuperà della gestione operativa. Questo piano vuole essere solo la base su cui articoleremo una profonda riflessione con il mondo dell’economia, dell’industria e sulle trasformazioni oggi in corso a livello urbano, in un momento partecipativo che si svolgerà a fine maggio, strutturato proprio nella modalità di forum, che ci permetterà di testare gli umori e le proposte che possono arrivare dal tessuto economico e imprenditoriale della città”.

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