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Economia

VIII convegno internazionale Sicurezza, legalità e sviluppo. Il dialogo euro-mediterraneo: proposte concrete per attivare un volo diretto con Lublin e per coinvolgere le scuole

Negli ultimi anni, il Mediterraneo è tornato ad assumere sempre maggiore rilevanza politico-economica non solo per l’Italia, che estende gran parte del territorio nelle sue acque, ma per tutti i paesi europei e non comunitari che si affacciano su di esso. Da qui la decisione di dedicare al Dialogo sul Mediterraneo l’VIII Convegno internazionale Sicurezza, Legalità e Sviluppo organizzato dall’Associazione Apulia ONLUS.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Il convegno si è svolto nel corso di due giornate, il 28 e 29 novembre 2019, ricche di relazioni e dibattiti che hanno visto coinvolti di esperti provenienti da Albania, Egitto, Marocco, Palestina, Polonia e in video collegamento dal Libano. Ad aprire i lavori, nel cuore della città di Bari presso il Salone degli Affreschi dell’Ateneo, è stato il presidente dell'Associazione Apulia Onlus, Leonardo D’Elia, che ha dato il benvenuto insieme al padrone di casa, il Rettore Prof. Stefano Bronzini, al pubblico, ai relatori e alla nutrita delegazione polacca della regione di Lublino. La rappresentanza polacca, guidata dal Vice presidente della Regione di Lublin, Zbigniew Wojciechowski, e dal Prorettore dell’Università Cattolica di Lublino, Andrzej Kicinski, è stata accolta dalla fanfara, composta dagli studenti della Scuola Galilei Massari, che ha suonato le note degli inni polacco, italiano e dell’Unione Europea. La prima sessione del meeting si è concentrata sugli aspetti della sicurezza interna ed esterna e dopo una breve contestualizzazione storica delle primavere arabe, esposta accuratamente dalla Prof.ssa Leila El Houssi dell’Università di Firenze, ha preso parola l’Ammiraglio di Divisione Paolo Pezzutti con una relazione sul ruolo della Marina Militare nel Mare Nostrum, in particolar modo sui suoi punti nevralgici oggetto d’interesse delle grandi potenze internazionali. Tra i players più attivi, anche se geograficamente lontana, la Russia è una delle grandi potenze che ha sempre nutrito forti interessi strategico-politici verso il Mediterraneo: il prof. di Storia delle relazioni internazionali presso l’Università di Perugia, Francesco Randazzo, ne ha ricordato le ambizioni nel corso della storia, fino alla Guerra Fredda e indicato quelle future. Gli ha fatto eco l’intervento, del Vice Marszalek di Lublino, Zbigniew Wojciechowski, che ha analizzato il ruolo strategico della Polonia, come Stato cuscinetto, per la sicurezza dell’Europa orientale. Infine, è intervenuto dal Libano il Comandante della Missione UNIFIL, il Generale dell’Esercito Stefano Del Col, che ha descritto gli obiettivi e i progetti futuri della missione sulla Blue Line, garanzia di sicurezza sul confine libano-israeliano da più di dieci anni. La seconda sessione ha declinato il tema della legalità, inserito nel panorama del Mediterraneo con particolare riferimento al rapporto tra diritti e religioni. Moderata del Prof. Gaetano Dammacco dell’Università di Bari, ha preso in esame l’articolo 17 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, l’unico di questo statuto che parla di libertà religiosa nei paesi europei. Il prof. Piotr Stanisz dell’Università Cattolica di Lublino ha descritto il processo di nascita ed evoluzione di questo punto del TFUE, spiegandone la genesi e i punti ancora oggetto di dibattito sulla sua interpretazione, a cui si è legata anche l’Avvocato dello Stato Isabella Piracci, con la sua relazione sul dialogo tra sicurezza e diritti umani in Italia. Nel corso del dibattito sono intervenuti anche il prof. Andrzej Herbet Preside dell’Università di Lublino, con un’esposizione sull’etica nel contesto dei commerci e dei mercati internazionali, e il Gr. Uff. Prof. Notaio Ferdinando Parente, che ha raccontato la realtà dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e la sua funzione di sicurezza in una terra protagonista di interazioni tra diverse religioni. Nel secondo giorno di convegno, svolto presso l’Istituto Agronomico Mediterraneo CIHEAM di Bari, il punto focale del dibattito è stato il tema dello sviluppo come motore dell’integrazione. Dopo una breve esposizione sulla realtà del centro di ricerca da parte Direttore Maurizio Raeli e del direttore aggiunto, Biagio di Terlizzi, il dott. Samer Jarrar, della Palestinian Academy for Science and Technology, ha raccontato la realtà mediorientale, approfondendo la questione dello sviluppo e della stabilità di alcuni paesi protagonisti dell’evoluzione politico-economica del Medio Oriente. Successivamente, il prof. Francesco Losurdo, Segretario Generale della Comunità delle Università del Mediterraneo, ha esposto la questione della politica internazionale dell’UE nel contesto del Mediterraneo, mentre il Dott. Hamada Abdelarahman ha descritto la sua formazione dall’Università del Cairo al CIHEAM di Bari, dove ha potuto approfondire i suoi studi fino ad condurre delle ricerche anche negli Stati Uniti. La sua è stata una testimonianza tangibile del successo del dialogo tra paesi europei e paesi del Mediterraneo. In conclusione, si è dato spazio alla realtà dei paesi dell’Est Europa nel contesto dello sviluppo avvenuto negli ultimi vent’anni di transizione economica e sociale. L’ultima sessione del convegno si è concentrata sul Mezzogiorno grazie agli interventi del Vice Presidente di Confindustria della provincia Ba-BAT, Francesco Divella, il quale ha illustrato i punti di forza dell’industria pugliese, e di Antonio Braia, Confindustria Basilicata che ha illustrato quelli dell’economia lucana. Ha concluso il lavori l’Avv. Luigi Giuseppe Decollanz, membro dell’American Chamber of Commerce in Italy, che ha spiegato il ruolo di questa realtà di interconnessione economica tra Italia e Stati Uniti. A prova tangibile dell’effettiva valenza del dialogo Euro-Mediterraneo e con l’intento di conferire all’iniziativa ulteriori elementi di concretezza l’Associazione Apulia ONLUS ha la consegnato ai parlamentari intervenuti al dibattito politico conclusivo: Sen. Dario Damiani, Sen. Daniela Donno, On. Davide Galantino, On. Ubaldo Pagano, un documento firmato da: Vice Presidente Regione Lublin Zbigniew Wojciechowski, Sindaco di Bari Antonio Decaro, Rettore Uniba Stefano Bronzini, Pro rettore Katolicki Uniwersytet Lubelski Andrzej Kicinski, Direttore CIHEAM Bari Maurizio Raeli, Confindustria Puglia Francesco Divella, Presidente Apulia Onlus Leonardo D'Elia, per l'attivazione di un volo diretto che colleghi la città di Lublino, importante centro universitario in Polonia E Bari con l’obiettivo di creare una connessione produttiva tra i due stati. Ha concluso i lavori il presidente D’Elia, che ha affermato: “non ha senso parlare di dialogo se non esistono le infrastrutture per consentire a imprenditori, docenti, studenti e turisti di incontrarsi con facilità. Faccio appello alle autorità politiche presenti affinché esercitino tutta l’autorevolezza di cui godono i rappresentanti del Parlamento per promuovere nelle sedi competenti l’iniziativa”. Infine, “l’Associazione si farà promotrice di un progetto di scambio che coinvolgerà le scuole, di diverso ordine e grado, destinato a favorire la conoscenza e lo scambio tra gli studenti. Nel dettaglio le scuole che aderiranno saranno messe in video collegamento tra loro e gli studenti potranno presentare lavori in vari forme utili a far conoscere il proprio Paese. Sarà un biglietto da visita che aiuterà a vivere il rapporto con il prossimo con maggiore consapevolezza. Si partirà dalla conoscenza di se, ci si confronterà e il fine ultimo sarà accettare l’altro, riconoscendo le diverse peculiarità di ciascun territorio, la storia e le tradizioni di ciascun popolo.” Le scuole che saranno coinvolte, in attesa di conoscere i nomi di quelle polacche e libanesi, sono la Galilei Massari e l’Istituto figlie di S. Maria di Leuca.

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