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Economia

Il Coronavirus mette in ginocchio la Puglia, turismo e cultura ko. Emiliano scrive al Ministro: "Subito interventi"

In una lettera indirizzata al ministro Franceschini il presidente della Regione Emiliano e l'assessore Loredana Capone si fanno portavoce delle richieste delle associazioni di categoria, dopo la paralisi delle attività legata all'allarme sociale per la diffusione del virus

Il Coronavirus manda ko il settore turistico-culturale in Puglia. Agli allarmi lanciati in questi giorni dalle associazioni di categoria, si aggiunge la voce della Regione Puglia, che in una lettera a firma del presidente Michele Emiliano e dell’assessore all’industria turistica e culturale Loredana Capone, inviata al ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini, mette nero su bianco la situazione di crisi del settore, chiedendo misure speciali per sostenere le imprese in questa fase delicata.

La paralisi del settore

“L’eccezionalità della situazione determinatasi a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19 - si legge nella missiva - sta avendo conseguenze particolarmente gravi sul comparto Turistico culturale della Regione Puglia. L’allarme sociale venutosi a creare ha portato all’ annullamento di tournée regionali e nazionali, alla pressoché totale defezione da parte delle scuole di ogni odine e grado delle matinée,al blocco delle release di film su tutto il territorio nazionale, al crollo degli incassi e delle entrate da sbigliettamento, al drammatico crollo delle prenotazioni di voli e soggiorni in Puglia per Pasqua e per la prossima estate, all’annullamento totale delle gite scolastiche di primavera, etc."

Le richieste: tra proroghe e sospensione dei pagamenti

"In queste ore - prosegue la lettera - sentito le associazioni di categoria di settore maggiormente rappresentative, le quali mi hanno rappresentato l’esigenza di adottare provvedimenti straordinari e urgentissimi a tutela delle imprese del settore e dei lavoratori al fine di fronteggiare l’emergenza almeno nei prossimi 60 giorni. I principali interventi richiesti sono: Con riferimento ai settori: Spettacolo dal vivo, Attività Culturali, Cinema, Audiovisivo, sotto il profilo finanziario e fiscale: Dotazione di un contributo straordinario, per mancati incassi, in forme da determinarsi, per i seguenti settori: Soggetti di produzione Musica, Prosa, Danza € 2 milioni; Soggetti di esercizio Teatrale € 0,8 milioni; Soggetti di esercizio Cinematografico € 2 milioni, Soggetti di spettacolo viaggiante € 0,5 milioni); Concessione di contributi straordinari a favore dei soggetti che effettuano erogazioni liberali relative a progetti riguardanti lo spettacolo dal vivo e l'organizzazione di attività culturali di cui alla legge regionale n. 6/2004 e di valorizzazione del patrimonio culturale, ai sensi del decreto legislativo 22.01.2004 n. 42 (Codice dei beni culturali) e della legge regionale sui beni culturali n. 17/2013; Eliminazione delle addizionali regionali IRES-IRPEF ed eliminazione dell’IRAP per soggetti, imprese e luoghi di spettacolo; Sospensione temporanea degli adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per lavoratori dello spettacolo e lavoratori autonomi previa specifica richiesta della Regione agli enti previdenziali interessati (Inps- Inail); Sospensione pagamento rate mutui. Sotto il profilo amministrativo: Attuazione generalizzata a tutti i procedimenti in corso in materia di sostegno al sistema regionale della cultura, dello spettacolo, della creatività, del cinema e dell’audiovisivo, anche con carattere retroattivo, dei principi e degli strumenti di semplificazione, ottimizzazione ed accelerazione procedurale di cui alla DGR n. 1531 del 2 agosto 20194), anche attraverso disapplicazione della modalità di rendicontazione analitica  a costi reali prevista dagli avvisi pubblici in materia di cultura, con possibilità di produrre rendicontazioni semplificate, ma certificate da auditor o revisori dei conti; Proroga di tutte le scadenze derivanti dagli obblighi sottoscritti a valere sulle misure di sostegno alla cultura per un periodo fino a un anno, fermo restando la possibilità di chiudere a scadenza anteriore; Disapplicazione delle clausole di revoca per la realizzazione parziale dei progetti; Rinvio, per un lasso di tempo concordato con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, delle scadenze previste dagli avvisi e dai bandi aperti". Per quanto riguarda invece il settore Turismo le richieste sono, "sotto il profilo finanziario e fiscale: sospensione dei termini di pagamento delle imposte dirette ed indirette (IVA, IRPEF, IRPEG, IRAP, Addizionale comunale, IMU e TASI); riduzione delle aliquote regionali e comunali sull’imposizione diretta; sospensione dei termini di pagamento delle contribuzioni previdenziali INPS e Inail; accesso per le imprese agli ammortizzatori sociali ordinari esistenti e straordinari (Cassa integrazione in deroga) e ai fondi di sostegno al reddito; forme di accesso agevolato al credito; sospensione pagamento rate mutui; dotazione di un contributo straordinario, in entità e forme da determinarsi, a compensazione delle perdite derivanti dai rimborsi alle compagnie aeree per i voli annullati dai clienti e la gestione delle penali per le strutture turistiche ricettive".

"La Regione Puglia - concludono Emiliano e Capone - è pronta a fare la sua parte per alleviare il peso di questa vera e propria crisi che sta mettendo in ginocchio uno dei comparti produttivi più importanti per la nostra economia".


 

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