Autotrasporti: settore in crisi tra costi in aumento e rischio sicurezza
Un'indagine dell'Unione Cna-Fita Puglia fotografa la situazione preoccupante del settore dell'autotrasporto pugliese: imprese in crisi tra costi in aumento, debiti sempre più alti, e concorrenza "sleale" che ignora il rispetto delle regole di sicurezza
Rischia di esplodere anche in Puglia la crisi del settore dell’autotrasporto merci conto terzi. A fotografare la situazione di difficoltà attraversata dalle imprese pugliesi è un'indagine condotta dall’Unione Cna – Fita Puglia (Unione delle imprese di trasporto) su un campione di 85 aziende attive nel settore e relativa all'ultimo trimestre del 2011.
Tra costi in aumento, indebitamento sempre più alto e parallela contrazione dei ricavi, le imprese pugliesi fanno fatica a stare a galla. A pesare sui costi del servizio è soprattutto l'aumento del gasolio, delle tariffe autostradali e dei costi assicurativi. Ma non bisogna neppure trascurare il peso della concorrenza degli altri "competitors" europei, che rischia di diventare un ostacolo insormontabile quando la competizione diventa "sleale". "La necessità di abbattere i costi di produzione - si legge nel rapporto - fa registrare la tendenza di non pochi committenti, ad utilizzare servizi di vezione offerti da autotrasportatori incuranti del rispetto dei costi minimi fissati dall’Osservatorio dell’autotrasporto, della normative in materia di tutela della sicurezza stradale, e di CCNL per i propri dipendenti".
"Il rischio concreto - conclude quindi la Cna – Fita Puglia - è che la crisi e la spinta di taluni committenti all’utilizzo di vettori irregolari o incuranti ad esempio del rispetto dei tempi di guida e di riposo e del Codice della strada più in generale , generi nel brevissimo periodo un problema sociale e di sicurezza stradale per tutti i cittadini - utenti della strada , oltre che determinare cosi’ la chiusura di centinaia di autotrasporto “ sane “ e rispettose della normativa".