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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Crisi edilizia, crollo degli addetti: dal 2008 persi 11mila posti di lavoro

I dati diffusi dalla Filca-Cisl durante i lavori del Consiglio Generale della categoria: "Un vero dramma sociale"

In sei anni di crisi economica, "dal 2008 ad oggi, l'edilizia a Bari e provincia ha perso 10.880 addetti e 937 aziende sono sparite dal mercato. Una situazione di vera emergenza sociale alla quale bisogna porre rimedio in fretta con interventi decisivi presi a livello nazionale e locale".

Lo ha detto il neosegretario generale della Filca-Cisl di Bari, Antonio Delle Noci, durante i lavori del Consiglio Generale della categoria dell'edilizia, nella sala congressi del Formedil Bari. "Dai dati forniti dalla cassa edile di Bari - ha proseguito - è emersa una situazione di crisi senza precedenti.

Negli ultimi sei anni (2008-2013) la massa salari nel territorio barese è calata del 39%, perdendo ben 81milioni di euro sui 207 iniziali. Lo stesso crollo si è verificato per le ore lavorate, passate da 23,4 milioni a 12,7 milioni, con un calo del 46%. Ma il dato più impressionante è quello relativo al numero dei lavoratori: erano 27.400 nel 2008, alla fine del 2013 saranno poco più di 16mila, un crollo del 40%.

Un vero dramma del lavoro ma soprattutto sociale - ha rilevato Delle Noci - perché vuol dire che a Bari ed in provincia ci sono quasi 11mila famiglie che prima vivevano di edilizia e che ora sono certamente in difficoltà economiche. Ci sono oltre 30mila persone che soffrono un disagio determinato dalla crisi delle costruzioni. Purtroppo - conclude il neo segretario - constatiamo come le istituzioni ignorino le nostre proposte, su come destinare risorse alla green economy e rafforzare ulteriormente gli eco-bonus. Investire nelle costruzioni vuol dire far ripartire un settore anticiclico e rimettere in moto decine di altri settori, cioè tutto l'indotto. Purtroppo, ad oggi le risposte arrivate sono davvero poche, per non dire nulle. Per avviare tutto questo, è di fondamentale importanza un allentamento del Patto di stabilità - conclude - che permetta agli enti locali virtuosi di investire sul territorio".

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