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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Altamura

Fiera del Levante in crisi, Patroni Griffi: "Servono 10 milioni di euro per il 2014"

Il presidente dell'ente ascoltato oggi dalla IV commissione regionale: "Situazione finanziaria grave, senza correttivi la Fiera è destinata all'insolvenza"

Dieci milioni di euro: è la somma che serve alla Fiera del Levante per evitare l'insolvenza e arrivare a dicembre 2014. E' quanto emerso dalla relazione sulla situazione finanziaria dell'ente fatta questa mattina davanti alla IV Commissione regionale dal presidente Ugo Patroni Griffi.

La somma in questione, di cui si dovrebbero fare carico i soci fondatori (Comune, Provincia e Camera di commercio) - è precisato in una nota - consentirebbe di mantenere l'attività delle rassegne in corso, pagare i dipendenti e far fronte al pagamento dei debiti (economico, con le banche e con i fornitori).

"La situazione finanziaria è grave - ha detto Patroni Griffi. E non si tratta di dati nuovi. Lo stato attuale era prevedibile 3-4 anni fa quando il deficit si aggirava ancora sui 4,5 milioni (attualmente è di circa 20 milioni). Dal 2002 ad oggi la gestione caratteristica (ossia quella legata all'attività propria di esposizioni e convegni) è costantemente in perdita, aggravata anche dalla crisi che ha investito il settore". "Se non si interviene con i correttivi - ha aggiunto il presidente - la Fiera è destinata all'insolvenza". "Di qui l'esigenza della ricapitalizzazione da parte dei soci puntando ad un forte rilancio dell'attività fieristica con un processo di privatizzazione (partendo dal dato del perimetro immobiliare di ben 33 ettari che non trova riscontro in nessun altra fiera nel mondo) e cercando di trovare le soluzioni per salvaguardare i dipendenti dell'ente che pure sono sovradimensionati rispetto alle esigenze (67 unità)".

"Sulla gestione del personale - è detto ancora nella nota - è in atto peraltro un forte processo di razionalizzazione per ottimizzarne l'impiego e la relativa spesa. L'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone ha richiamato i due tavoli tecnici che sono stati insediati per far fronte alle criticità evidenziate. In particolare - riferisce la nota - uno per le problematiche del personale (rispetto al quale ha specificato che non è possibile prevedere percorsi di mobilità per le unità non assunte per concorso); il secondo tavolo, invece, sta lavorando su un regolamento finalizzato a mettere a punto le modalità di privatizzazione dell'ente, ipotizzando l'allargamento a nuove attività nell'ambito delle quali potrebbe avere possibilità di ricollocazione il personale in esubero.

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