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Economia

Crisi gruppo Matarrese, il tribunale dice sì al concordato: salvi 350 lavoratori

Via libera al piano per soddisfare i creditori dell'azienda fondata dalla famiglia andriese, travolta dalla crisi. Gli appalti a disposizione trasferiti a una nuova società. Michele Matarrese: "Pronti a ripartire"

Il tribunale di Bari ha accolto la domanda di concordato in continuità per scongiurare la liquidazione della Salvatore Matarrese spa, il gruppo edile in gravi difficoltà economiche che fa capo alla storica famiglia di imprenditori andriesi. La decisione permetterà di salvare almeno 350 lavoratori (mille considerando l'indotto), il cui futuro era in bilico a causa di una crisi sempre più profonda, acuita da alcuni appalti all'estero che non hanno portato gli esiti sperati.

Già a febbraio scorso, l'azienda chiese un 'concordato con riserva' di fronte alle pressioni di alcuni creditori. Dopo una prima proposta di ristrutturazione del debito, bocciata dalle banche, il gruppo ha ricalibrato il piano di concordato, riuscendo a trovare la quadratura del cerchio per soddisfare il Tribunale.

A novembre ci sarà l'assemblea dei soci per la delibera finale. Gli appalti a disposizione della Salvatore Matarrese spa, sono stati trasferiti a una nuova società, la Matarrese Srl, attraverso un contratto quadriennale di fitto di ramo d'azienda. Per il patron del gruppo, Michele Matarrese, è un nuovo inizio: "Stiamo lavorando per ripartire - ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno  - nonostante una burocrazia asfissiante. Possiamo farcela".

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