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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Sgravi fiscali per gli investimenti pubblicitari nella stampa: via libera del Governo anche per le testate online

Nel decreto fiscale approvato venerdì scorso, incluso a pieno titolo anche il settore dell'editoria digitale. Soddisfazione di Uspi e Citynews per la "lungimiranza" della decisione

Anche le testate online saranno incluse a pieno titolo nel fondo sgravi fiscali previsto dal governo per chi investe pubblicità nel settore editoriale italiano. Il provvedimento è contenuto nel decreto fiscale approvato venerdì scorso, e il cui contenuto sarà reso pubblico nei prossimi giorni. Una misura che dovrebbe aiutare a risollevare il settore editoriale, in crisi da un decennio.

Ambienti USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) e Citynews, in costante contatto con il Governo, hanno avuto modo di avere anticipazioni sul contenuto del decreto. Per il 2018 il fondo è stato stabilito in 62,5 milioni di euro, e gli oneri saranno recuperati da una corrispondente riduzione del "Fondo per il pluralismo  e l'innovazione della informazione". A seguito di pressanti richieste delle organizzazioni di categoria il Governo ha stabilito di rendere attivi gli sgravi anche per il 2017, solo per il periodo dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017. Per tale periodo la capienza del fondo è stata stabilita in 20 milioni di euro.
Anche per questo periodo è stato stabilito che il credito di imposta potrà essere utilizzato sugli investimenti incrementali oltre l'1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Le organizzazioni di categoria legate ai quotidiani cartacei hanno cercato di infuenzare il Governo per limitare questi sgravi solo alla stampa cartacea, escludendo quindi espressamente anche il digitale, ma la decisione finale è stata quella di ricomprendere tutto il settore: nel decreto viene espressamente indicato che anche le testate "on line" rientrano nella normativa sugli sgravi fiscali.

Esprime soddisfazione per l'approvazione del provvedimento Luca Lani, Ceo Citynews: "E' un giorno importante per l'editoria Italiana. Dopo un lungo braccio di ferro nel quale una parte del mondo editoriale tradizionale ha cercato di cancellare il digitale da questa importante normativa, il Governo ha invece deciso di ricomprenderlo. A questo si è arrivati grazie alla lungimiranza dei ministri competenti ( Ministro  on. Luca Lotti in particolare) e grazie al lavoro di persuasione svolto dall'USPI in rappresentanza di centinaia di testate digitali. Se da una parte è vero che il settore cartaceo ha sofferto una crisi rilevante, dall'altra parte il settore digitale rappresenta il futuro della industria dell'informazione e pertanto va anch'esso sostenuto. Questo è ancora più vero in questi recenti periodi dove la pervasività e la forza (anche commerciale) dei social network e dei giganti digitali statunitensi hanno reso molto piu fragili anche le realtà digitali. Il provvedimento quindi è un aiuto a tutte le imprese editoriali giornalistiche italiane che potranno avere maggiori risorse per poter aumentare qualità e per generare occupazione."

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