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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Tutti gli immobili in 'classe energetica D' entro il 2033, l'Ue approva la direttiva: "Molti baresi sarebbero costretti a sostituire caldaie e infissi"

Il Governo cerca di rallentare il recepimento della norma comunitaria 'Casa Green' che impone l'obbligo dei lavori di efficientamento energetico per tutti gli edifici. Il consigliere dell'Ordine degli Architetti, Antonio Stragapede: "A Bari molte abitazioni sarebbero fuori dai parametri previsti dall'Europa"

Nuove caldaie, nuovi infissi e pannelli solari sulle terrazze, in nome dell'efficientamento energetico e della tutela ambientale. I proprietari di case a Bari potrebbero presto essere costretti a 'fare i conti' con le nuove prescrizioni dettate dalla normativa europea 'Casa Green', appena approvata dal Parlamento europeo ed in attesa del passaggio finale che prevede negoziati fra le istituzioni continentali per la redazione del testo definitivo.

"Il termine 'Casa Green' - spiega il consigliere dell'Ordine degli Architetti di Bari e vice presidente del Distretto dell'Edilizia Sostenibile, Antonio Stragapede - è stato coniato dalle istituzioni continentali: si riferisce agli aspetti energetici, entra nell'ambito della prestazione energetica legata agli edifici. In questo caso si valuta l'emissione di Co2 prodotta dagli edifici. La direttiva rientra nell'obiettivo di 'emissioni zero', previsto dall'Ue per il 2050. Ovviamente per raggiungere questo livello di abbattimento di gas alteranti bisogna procedere con passaggi intermedi e le norme europee vanno in questo senso. In effetti, tutti gli edifici costruiti a partire dal primo gennaio 2021 rispettano questi dettami e sono classificati con la sigla 'Nzeb'(Nearly Zero Energy Building). I lavori di efficientamento energetico saranno invece necessari per gran parte del patrimonio immobiliare presente a Bari (e nel resto della regione) che attualmente si trova in 'classe energetica G': entro il 2030, infatti, l'Ue prevede il passaggio in 'classe E' e nel 2033 in 'classe D'. 

Il passaggio di classe avrà un costo. Proprio per questo motivo, il Governo Meloni nelle ultime ore ha frenato sul recepimento nazionale della direttiva Ue. Il provvedimento emesso dalle istituzioni continentali, quando giungerà al definito compimento, sarà comunque vincolante per sua natura nei confronti di tutti gli Stati membri, Italia compresa. "A mio parere il traslamento degli obblighi previsti per il 2030 e 2033 non ci sarà, bisognerà rispettare quei termini - spiega l'architetto Stragapede - perché l'Italia sarebbe costretta a pagare una somma all'Unione Europea per le maggiori quantità di emissioni inquinanti in atmosfera. E i dati sono facilmente calcolabili tramite le bollette energetiche, tramite i consumi legati alla produzione energetica si può risalire ai valori di Co2 immessi nell'aria".

A Bari, i lavori di efficientamento energetico riguarderebbero la grande maggioranza dei palazzi e delle case presenti in città: "Gli immobili costruiti prima del 2008, anno di entrata in vigore delle norme sulla certificazione energetica, sono tutti da adeguare ai nuovi obiettivi - sottolinea Stragapede - anche se qualcuno potrebbe già aver compiuto alcuni interventi di riqualificazione. I lavori che saranno richiesti per entrare nelle classi energetiche E e D riguarderanno sostanzialmente 3 punti: il passaggio da una caldaia classica ad una caldaia a condensazione, l'integrazione di sistemi di produzione energetica rinnovabile (il sistema 'solare termico' per produrre acqua calda e il fotovoltaico per l'energia elettrica) e le soluzioni per la dispersione dell'involucro (nuovi infissi e pannelli coibentati applicati sui muri). In questa ottica andava visto ed interpretato il superbonus del 110%: era una misura per spingere verso questi obiettivi di riconversione energetica che erano già stati definiti dall'Ue, era una leva economica per avviare i processi di efficientamento energetico".

Gli interventi più sostanziosi dovranno essere compiuti quindi negli edifici più energivori, quelli costruiti fino agli anni '70 che rappresentano la maggior parte del patrimonio immobiliare presente in città. "Bisognerà chiarire gli aspetti legati agli obblighi normativi - puntualizza il consigliere dell'Ordine degli Architetti, Antonio Stragapede - perché si dovrà valutare l'aspetto legato all'esborso economico che i cittadini dovranno affrontare. Bisognerà prevedere un meccanismo che tuteli chi non ha reddito a sufficienza per compiere i lavori prescritti. Nel dibattito in corso presso le Istituzioni europee era stata avanzata la proposta di subordinare l'obbligo di compiere i lavori di efficientamento energetico alla vendita di un immobile, ma l'idea per il momento è stata accantonata. Toccherà alla politica trovare soluzioni, ma il processo verso l'efficientamento energetico degli immobili è irreversibile".

I costi dei lavori spaventano i cittadini, ma i vantaggi potrebbero essere 'a lungo termine': "Il compimento degli interventi permetterà una sostanziosa rivalutazione economica del valore dell'immobile - spiega l'architetto Stragapede - aumenterà i livelli di comfort nelle abitazioni, e permetterà un'importante riduzione dei costi energetici in bolletta. È stato calcolato, infatti, che un appartamento scarsamente coibentato presenta circa 1500 euro di costi energetici annui (per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda generata tramite caldaia a gas). Con il passaggio dell'abitazione in classe energetica E o D, si genera un risparmio dei costi in bolletta pari al 30/40%. Il passaggio alla classe Nzeb può portare ad una riduzione delle spese energetiche ancora maggiori, con bollette che non superano i 200 euro totali in un anno".

"La normativa europea 'Casa Green' sancisce l'avvio di un percorso - conclude Stragapede - un periodo di transizione che dovrà portarci all'obiettivo di emissioni zero nel 2050. Ma è chiaro che non si possono obbligare tutti i cittadini al passaggio drastico verso la classe energetica 'Nzeb'. Sarà la politica, continentale e nazionale, che dovrà trovare le migliori forme di applicazione ad una scelta di campo che ormai è stata tracciata. Sarà importante prevedere dei fondi di sostegno all'applicazione delle norme, in modo da aiutare la transizione verso il migliore modello di efficientamento energetico possibile".       

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