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Giovedì, 1 Giugno 2023
Economia

Futuro sempre più nero per i 53 lavoratori di Eataly Bari, i sindacati: "L'azienda conferma la chiusura definitiva"

Ad affermarlo è Uiltucs e Uil Puglia in una nota a margine dell'incontro tra che si è svolto assieme ai rappresentanti della società, alle parti sociali e istituzionali: "Dobbiamo difendere il lavoro e il territorio" spiegano i sindacati

Eataly ha "confermato la decisione irrevocabile" con cui chiudere il punto vendita della Fiera del Levante a Bari. Ad affermarlo è Uiltucs e Uil Puglia in una nota a margine dell'incontro tra l'azienda, i sindacati, il capo della task force occupazionale della Regione, Leo Caroli, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente dell'Ente Fiera del Levante Pasquale Casillo. Sempre più a rischio, dunque, il futuro di 53 lavoratori.

"Nonostante l’illustrazione del sindaco  - spiega la Uil - dei progetti già in essere per rendere il quartiere fieristico più attrattivo per cittadini e consumatori (insediamento definitivo di uffici e agenzie della Regione Puglia, riqualificazione del lungomare prospiciente il quartiere e, tra 12 mesi circa, realizzazione del porto turistico già finanziato dal Ministero dei trasporti) e la disponibilità dell’Ente Fiera e dei soci per voce del presidente Casillo a ridurre il canone di locazione, Eataly non ha voluto sentire ragioni, lamentando che il negozio di Bari dal 2013 ha perso ogni anno due milioni di euro e pertanto non è più un negozio sostenibile. Abbiamo ribadito all’azienda che pur prendendo atto dei numeri negativi del negozio, la decisione di chiudere è intempestiva".

L’azienda , spiegano i sindacati, avrebbe già richiesto anche per Bari l’accesso al Fis per le 28 settimane previste dal dl sostegni e "questo lasso di tempo - rimarca Uil -  consente di valutare l’evoluzione del mercato con l’allentamento delle restrizioni da covid e, contestualmente, condividere le misure ed interventi messi a disposizione dalle istituzioni. Le dichiarazioni di oggi del sindaco Decaro e le ulteriori conferme di impegno dell’Ente Fiera del levante e dei suoi soci rappresentano un validissimo motivo per rivedere la decisione aziendale e provare a salvare il negozio di Bari. A tutela dei 53 lavoratori coinvolti e, più complessivamente, dell’immagine di un territorio che rischia di essere ulteriormente depauperato in termini di attrattività di investimenti da parte delle grandi aziende".

"Il tavolo di confronto in sede di task force resta comunque aperto come dichiarato dal presidente Caroli - aggiunge il sindacato - , metteremo a frutto la disponibilità resa per provare a costruire soluzioni alternative finalizzate al mantenimento dell’occupazione, come la proposta già avanzata da Uiltucs e Uil Puglia, per bocca dei segretari generali Giuseppe Zimmari e Franco Busto, di mettere insieme le sinergie dell’imprenditoria locale con la collaborazione delle istituzioni tutte per realizzare un hub di eccellenze che possa insediarsi nelle attività e nelle superfici di Eataly. Proveremo con tutte le nostre forze a difendere l’occupazione ed il territorio. Non ci possiamo arrendere".

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