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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Un acceleratore di protoni per curare i tumori, il progetto presentato a Bari durante l'evento Pon 'Ricerca e Innovazione'

La nuova tecnologia, realizzata in Puglia grazie agli investimenti dei fondi Programma Operativo Nazionale, è stata raccontata durante un convegno nel teatro Piccinni in cui sono stati analizzati i risultati ottenuti dalla collaborazione fra imprese e università

Quattromila borse di dottorato finanziate, più di 2.600 invece i ricercatori supportati. Sono questi i numeri presentati, oggi nel teatro Piccinni di Bari, durante l'evento Pon 'Ricerca e Innovazione' dal titolo 'Dall'università all'impresa: la ricerca è innovazione', organizzato in collaborazione con il Politecnico della città. 

Il tema centrale del convegno riguarda il connubio impresa-università ed i risultati ottenuti tramite l'utilizzo dei fondi Pon. La Puglia è la seconda regione per numero di borse di studio attivate nelle università, come riporta l'Ansa, per un totale di oltre dieci milioni di euro di spesa certificata e oltre 24 milioni di euro impegnati. Su un totale di 400 attività di ricerca ammesse ai finanziamenti, 59 appartengono a università pugliesi per un importo di otto milioni 900mila euro. Sul fronte del potenziamento delle infrastrutture di ricerca, la Puglia è coinvolta in otto progetti su 18 (24 milioni di euro).

La Puglia eccelle anche nei settori dell'aerospazio, salute e fabbrica intelligente con 58 programmi finanziati su 140. Uno, in particolare, ha grossa rilevanza con 14,9 milioni di euro corrisposti: 'Erha-Enhanced radiotherapy with hadrons' è un acceleratore di protoni lineare per la cura dei tumori. È una tecnologia unica al mondo interamente sviluppata in Italia, il cui primo prototipo vedrà la luce proprio in Puglia.

"La Puglia ha fatto moltissimo in termini di trasformazione della ricerca in innovazione - ha sottolineato il capo di Gabinetto del ministero dell'Università e della ricerca, Marcella Panucci, che ha effettuato un collegamento video durante il convegno - Solo quando la scienza incontra le imprese è possibile produrre risultati concreti che rendono l'Italia un Paese competitivo a livello globale"

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