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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Ex OM, "investimento confermato" per Modugno. Ma i tempi sono sempre più stretti

La Tua Autoworks, durante l'incontro al Mise, riconferma la volontà di investire nell'ex stabilimento ma ridimensiona il piano, escludendo la Calabria. Ora il Ministero dovrà riesaminare il progetto. Un nuovo incontro è fissato al 19 maggio, ma a giugno scade la mobilità

Da una parte la conferma dell'investimento sullo stabilimento ex OM di Modugno, dall'altra la necessità di esaminare un nuovo progetto, e quindi di dare tempo al Ministero per analizzare la proposta. L'incontro di ieri al Mise sulla verrtenza OM Carrelli non è stato così risolutivo come i lavoratori avrebbero sperato.

CALABRIA ESCLUSA DALL'INVESTIMENTO - Per arrivare ad una decisione definitiva sul progetto di reindustrializzazione dello stabilimento, infatti, occorrerà aspettare ancora. Perchè al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico, la Tua Autoworks - la società individuata da Ministero e Regione per l'investimento - si è presentata con una novità, mettendo di fatto in discussione il progetto inizialmente presentato e approvato nei mesi scorsi. La Tua, infatti, ha manifestato la volontà di limitare il piano al solo stabilimento di Modugno (ex Om Carrelli), escludendo quello della ex Isotta Fraschini di Gioia Tauro, come inizialmente previsto nell'accordo siglato ad ottobre scorso. Un ridimensionamento che richiederà inevitabilmente nuovi passaggi e altro tempo: nei prossimi giorni, infatti, Invitalia valuterà la fattibilità delle modifiche progettuali proposte e la documentazione che Tua Autoworks dovrà presentare. Un nuovo incontro è stato fissato al Mise per il 19 maggio. Intanto, però, i tempi si fanno sempre più stretti, perchè a giugno scadrà la mobilità per i lavoratori, che di fatto non hanno ancora certezze sul loro futuro occupazionale.

Al tavolo istituzionale che si è tenuto ieri al Ministero dello Sviluppo economico, presieduto dal vice ministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Michele Emiliano, il sindaco di Bari e della Città metropolitana Antonio Decaro, e il sindaco di Modugno, Nicola Magrone. 

EMILIANO - "La situazione è incresciosa perché l'azienda che doveva effettuare l'investimento sia in  Puglia, a Bari e Modugno, sia in Calabria, a Gioia Tauro, ha ritenuto oggi di riformulare il suo  progetto chiedendo di limitare la sua attività solo alla Puglia. Questa circostanza in parte ci consola, ma l'idea che un grande progetto costruito in anni di lavoro tra la regione Puglia e la regione Calabria possa essere così fortemente ridimensionato senza una giustificazione, ci ha molto addolorato. È evidente che una riformulazione così improvvisa del progetto, lo mette anche a rischio, e adesso la proposta dovrà essere attentamente esaminata da Invitalia e dal Ministero. Abbiamo comunque chiesto e ottenuto che si vada avanti velocemente”. “Non sappiamo quali siano le ragioni che abbiano spinto l'azienda a rimodulare la sua proposta.  Ma è evidente però che non possiamo ripartire da zero. Siamo disposti a tutto. Tra due mesi e mezzo finisce anche l'ultimo paracadute nei confronti dei lavoratori, che hanno già patito enormemente. Non c'è più tempo e non possiamo accettare slittamenti. Bisogna subito definire questa vicenda con chiarezza e non si può perdere neanche un minuto".

DECARO - “Abbiamo chiesto alla vice ministra Bellanova di sollecitare la struttura di Invitalia affinchè proceda celermente nella fase di analisi della nuova documentazione che sarà consegnata entro il prossimo 27 aprile dall’azienda americana, in modo da garantire il rispetto dei tempi fissati. Siamo convinti che sia possibile concludere questa annosa vicenda, per il territorio dell'area metropolitana barese e per lavoratori dell’ex OM, entro il 19 maggio 2016, data in cui è stata convocata una nuova riunione istituzionale sulla vertenza presso il ministero.  Questo è un momento cruciale per la trattativa che ci auguriamo si risolva con la concretizzazione dell'investimento sul nostro territorio che conferma la sua capacità attrattiva. Infine, voglio ringraziare la vice ministra per la sua presenza oggi e per aver tracciato un percorso che ha date certe per la risoluzione della vertenza"

MAGRONE - “Occorrono rassicurazioni da Invitalia sulla realizzabilità del progetto così come Tua lo ha proposto oggi. Il nostro obiettivo è sempre il ricollocamento di 200 lavoratori. In quest’ottica il Comune di Modugno è sempre disponibile a rilevare lo stabilimento ex-Om ma a condizione che il Governo finanzi il progetto attraverso lo strumento del Contratto di Sviluppo. Solo così avremmo garanzie sulla credibilità del progetto Tua. E’ un momento importantissimo per i lavoratori, occorre fare in fretta perché a fine giugno si conclude anche la mobilità. L’auspicio è l’investimento si concretizzi ma servono garanzie certe. Non può essere il Comune di Modugno, da solo – ha detto Magrone – ad assumersi una responsabilità che potrebbe anche rischiare di tradursi esclusivamente in un regalo alla Tua del compendio immobiliare ex OM, senza benefici per gli operai. È necessario che la credibilità dell’investitore venga riconosciuta prima dal ministero con la concessione dei finanziamenti”.

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