Saldi estivi, i commercianti pugliesi contro l'inizio fissato per il 6 luglio: "Decisione non condivisa, avevamo chiesto di posticiparli"
Il presidente di Confesercenti Puglia, Benny Campobasso: "È paradossale cominciare ad effettuare svendite di 'fine stagione' quando ancora la stagione estiva non può dirsi iniziata. Ed è avvilente che nelle nostre Istituzioni non ci sia nessuno in grado di capirlo"
"La Confesercenti non ha mai condiviso la decisione di cominciare il 6 luglio i saldi estivi. È quindi paradossale cominciare ad effettuare svendite di 'fine stagione' quando ancora la stagione estiva non può dirsi iniziata. Ed è avvilente che nelle nostre Istituzioni non ci sia nessuno in grado di capirlo e di interpretare positivamente questa legittima richiesta". Lo comunica in una nota il presidente Confesercenti Puglia e Fismo nazionale, Benny Campobasso.
Il rappresentante dei commercianti pugliesi e della Federazione Italiana Settore Moda, torna sulla decisione, ratificata ieri dalla Regione, di far scattare l'inizio dei saldi estivi dal 6 luglio. "Già negli scorsi mesi la Fismo Confesercenti nazionale aveva chiarito, ancora una volta, in sede di Conferenza delle Regioni, la necessità di posticipare l’inizio delle vendite di fine stagione di almeno due settimane; questo è oltremodo necessario in un anno in cui un’evidente anomalia termica sta fortemente condizionando le vendite estive - sottolinea Campobasso - Un’altra urgente necessità è controllare affinché non si aggiri la data di inizio saldi con i soliti inviti, oramai sempre più espliciti, ad acquistare a prezzi scontatissimi. L’unica novità positiva di quest’anno è che la data sarà pressoché la stessa per tutte le regioni, evitando situazioni concorrenziali tra territori limitrofi".
"Continuare a non considerare tali situazioni sta mettendo a dura prova le migliaia di imprese del settore moda - conclude il presidente della Confesercenti Puglia - che continuano a perdere quote di mercato significative anche a causa delle vendite online che continuano indisturbate ad operare senza controlli, vanificando di fatto i saldi che sono un appuntamento economico importante per le imprese sane della moda".