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Economia

La Cisl Bari ha presentato la situazione territoriale in merito alla mancanza di lavoro e l’iniziativa del 1° maggio a Molfetta

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Alla vigilia della festa del 1° maggio prendiamo ancora una volta atto di dati da cardiopalma per il nostro territorio. Il tasso di disoccupazione nell'intero territorio barese sfiora il 14%, al di sopra addirittura della media nazionale. A marzo 2014, le tre forme di intervento di integrazione salariale sfondano il tetto di 5 milioni di ore autorizzate pari a quasi 30mila lavoratori coinvolti. Incrementi da brivido. Basti pensare che rispetto al precedente dato di febbraio 2014, complessivamente, la cassa integrazione risulta quasi triplicata. Dunque, aumenti del 177,1% in termini congiunturali e del 63,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Addirittura esponenziale la crescita sul 2008 (anno di inizio crisi): +688,6%. Più dettagliatamente, la cassa ordinaria (Cigo) di marzo 2014 ha subito un aumento di 48,4 punti percentuali rispetto a febbraio 2014 mentre segna una contrazione del 21,1% su base annua. Preoccupa, poi, la tendenza negativa della cassa straordinaria (Cigs): +70,9% sul precedente mese e +62,4% sullo stesso periodo dello scorso anno. E' necessario dare soluzione immediata a quelle emergenze che alimentano la disoccupazione, con il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga utili a dare linfa ai settori non coperti dagli ammortizzatori ordinari. Il Ministero del Lavoro, tra l'altro, non ha ancora colmato lo scoperto delle istanze 2013 pari ad un miliardo di euro. Con la crisi economica che morde sempre più, il mancato concreto rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga da parte del Governo rischia di scatenare una spirale recessiva con nuove criticità occupazionali per il nostro paese. A parlarne nel corso di una conferenza stampa il segretario generale Cisl Bari Vincenzo Di Pace.

Ma sulla crisi - aggiunge Di Pace - la disoccupazione in aumento vertiginoso, la cassa integrazione e la povertà crescente delle famiglie abbiamo più volte parlato, invitando le istituzioni e il governo a fare di più. Bisogna lavorare insieme, occorre concertazione, progetti condivisi tra più soggetti, bisogna smetterla di operare singolarmente, le amministrazioni locali da una parte, il sindacato dall'altra e poi le associazioni datoriali. In questa particolare fase, le famiglie, i giovani e i pensionati sono messi a dura prova, ci troviamo in un momento in cui aumentano le emergenze sociali, la mancanza di lavoro e i "poveri" anziani si confermano veri e propri ammortizzatori sociali.. Bisogna far presto ! Nel corso dell'incontro è stata presentata la manifestazione del 1° maggio organizzata congiuntamente da CISL CGIL UIL, che si svolgerà a Molfetta e, che ha come tema "La Sicurezza sul Lavoro" .
Il numero di uomini e donne che perdono la vita sul lavoro, è altissimo. L'ultimo a Noci, in provincia di Bari, dove a perdere la vita in seguito ad un incidente sul lavoro, è stato un operaio di Monopoli morto perché schiacciato da un macchinario all'interno di un'azienda che produce divani e mobili imbottiti. E qualche giorno prima a Molfetta è avvenuto il tragico incidente sul lavoro in cui hanno perso la vita padre e figlio originari di Bitonto, morti per annegamento all'interno di una vasca interrata di raccolta liquami. Abbiamo scelto di manifestare la nostra rabbia e l'indignazione proprio a Molfetta, luogo in cui è avvenuta l'ennesima morte bianca perché la crisi non può essere l'alibi per tagliare la sicurezza.

È scomparso il diritto al lavoro, insieme a quello alla vita e alla salute nei posti di lavoro. Abbiamo il dovere di tenere alta l'attenzione sul sistema dei controlli perché è inammissibile andare a lavorare e non avere la certezza di tornare a casa. È inammissibile che gli incidenti mortali sul lavoro vengano percepiti come un rischio inevitabile del lavoro. E in questa direzione va il nostro intervento immediato di richiesta al Prefetto per farsi promotore di un tavolo per costruire condizioni condivise di monitoraggio e intervento sul sistema dei controlli sulla sicurezza. E' lunga la lista degli incidenti sul lavoro in cui sono morti operai intenti a svolgere il proprio lavoro :

18 agosto 2006 - MONOPOLI : due operai muoiono cadendo in una cisterna, storditi dalle esalazioni in uno stabilimento oleario di Monopoli (Bari).

2 aprile 2007 - NOICATTARO : Un operaio muore per asfissia in un cantiere edile dopo essere caduto in una cisterna colma di sabbia

3 marzo 2008 - MOLFETTA : cinque persone muoiono a Molfetta (Bari) per le esalazioni liberatesi durante la pulitura della cisterna di un camion. Nella cisterna perdono la vita tre dipendenti e il titolare dell'azienda 'Truck center', un altro lavoratore muore in ospedale il giorno seguente.

25 agosto 2010 - SAN FERDINANDO DI PUGLIA : nelle campagne di San Ferdinando di Puglia, tra le province di Bari e Foggia, muore un operaio (due i feriti)per le esalazioni di gas mentre stava impermeabilizzando una cisterna per l'acqua piovana.

11 febbraio 2014 NOCI : Un idraulico, Francesco Albanese, di 60 anni, di Noci, è morto cadendo in un pozzo da un'altezza di due metri mentre effettuava lavori di tubazione

8 aprile 2014 MOLFETTA : Due operai padre e figlio sono morti impegnati in operazioni di pulizia di una cisterna sono morti

La manifestazione a Molfetta sarà così articolata :
- ore 9,00 concentramento in Piazza Aldo Moro (stazione ferroviaria) a Molfetta;
- ore 10,00 partenza corteo da Piazza Aldo Moro, Corso Umberto, Via De Luca, Via Margherita di Savoia, Via Vittorio Emanuele, Piazza Garibaldi, Piazza Municipio.
- ore 11,15 comizio in Piazza Municipio con Pino Gesmundo Seg gen CGIL Bari, Giovanni Ricciato Segr. Cisl Bari, Aldo Pugliese Seg. Gen. UIL Puglia, Paola Natalicchio Sindaco di Molfetta, Michele Abbaticchio Sindaco di Bitonto

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