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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

La ristorazione in allarme "tra crisi e ripresa"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Sono ben 9mila i ristoranti scomparsi nel corso del 2012, secondo quanto emerge da un rapporto stilato dalla Confcommercio . Per questo abbiamo intervistato uno dei più noti Maitre :Donato Carra. ".Le attività legate al turismo,(commenta Carra) , al tempo libero e alle comunicazioni lo scorso anno hanno vissuto un anno decisamente negativo. Praticamente sparite, per il saldo negativo, oltre 13mila aziende. Ed è proprio nel settore della ristorazione che i dati sono più preoccupanti. Da questo comparto deriva più del 67% del totale delle cancellazioni dell'aggregato, 8.857 su 13.199.

Se si parla poi del totale dell'economia le aziende andate in fumo superano i 30milaesercizi. Quasi 7900 per quanto riguarda il commercio, il trasporto e la logistica . 9.400 per gli altri servizi, dagli studi professionali fino alle agenzie immobiliari. La crisi economica che stiamo vivendo ormai da diverso tempo, e che fatica ad attenuarsi, coinvolge diversi settori lavorativi. Uno di questi settori, particolarmente sensibile alle crisi è quello della ristorazione. In Ticino la situazione è difficile per svariati motivi, due dei quali sono ad esempio: la vicinanza con l'Italia e il numero troppo alto di ristoranti. Per valutare la situazione, le prospettive e le possibili soluzioni per arginare la crisi.Per quanto riguarda i ristoranti di alta classe, si avvertono alcuni scricchiolii ma, c'è da dire, non vedono la crisi come una catastrofe. Anche perchè, si sa, chi ha tanti soldi da permettersi una cena di due portate spendendo centinaia di euro a testa, non è di certo l'operaio che a fine mese rischia la cassa integrazione.

Non ci resta che sperare che le cose migliorino?

beh! io credo anche che le eccellenze del Made in Italy a tavola, la qualità del cibo e la sicurezza alimentare sono gli elementi grazie ai quali l'Italia può trovare la via per una ripresa. In un periodo di recessione come quello che stiamo attraversando, servono anche messaggi positivi: dalla crisi si può ancora uscire, e la ristorazione può fare la sua parte e diventare strumento di rinascita culturale, di recupero delle tradizioni e di rilancio dell'economia. In che modo? Facendo squadra e riunendo tutti i protagonisti dell'enogastronomia di fronte al comune obiettivo della qualità. Gli strumenti su cui agire non possono che essere quelli della qualità alimentare e del servizio che si offre al cliente , che con orgoglio devono essere rivendicati da tutti gli operatori del settore, specialmente dai MAITRE , indipendentemente dalla dimensione del locale o dall'attribuzione di stelle o cappelli. E ciò anche per dare un senso di distinzione rispetto ai troppi che oggi somministrano cibo senza offrire alcuna garanzia e senza creare alcun tipo di emozione o benessere dando un servizio pessimo purchè di risparmiare.

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