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Economia

I gestori delle strutture extralberghiere scrivono al sindaco: "Fateci accedere agli incentivi del piano Open"

La nota a firma del Gruppo 'Gruppo extralberghiero Bari', che riunisce circa 70 affittacamere nel capoluogo. "Questa crisi ci sta letteralmente dilaniando" spiegano

Canoni di affitto, tributi e indennità per i gestori, tre argomenti su cui i titolari di attività extralberghiere baresi chiedono al Comune di aprire un tavolo di confronto, per affrontare le perdite economiche seguite al lockdown da Covid. A farsi portavoce delle istanze è il 'Gruppo extralberghiero Bari', rappresentante di circa 70 strutture in città "che in questo momento cerca di sopravvivere contro la grave crisi che ci sta completamente dilaniando" spiegano, e hanno inviato una lettera indirizzata al sindaco di Bari, Antonio Decaro, al vicesindaco, Eugenio Di Sciascio, e all'assessore al Commercio, Carla Palone.

Un dialogo richiesto all'amministrazione in virtù dei grandi numeri del settore (sui portali di prenotazione sono presenti più di 600 strutture nel capoluogo), che come per gli alberghi, ha dovuto subire mesi di gravi perdite e costi onerosi. L'obiettivo è appunto richiedere anche per loro l'accesso agli incentivi previsti dal piano Open, in particolare dell'indennizzo a fondo perduto finanziato con i fondi del Pon Metro.

Le idee presentate nella lettera

Nella lettera inviata all'amministrazione locale vengono messi in luce tre punti chiave. In primis il canone d'affitto, perché "per i gestori di strutture del settore extralberghiero che non sono proprietari dell’immobile, il canone di locazione rappresenta la problematica più importante e debilitante - spiegano - Tali operatori necessitano di un aiuto concreto e soprattutto immediato, una forma di tutela che possa evitare la perdita definitiva della attività e, nel contempo, incentivi il proprietario a tenerne conto, interventi su pagamenti, azioni di sfratto e richieste di restituzione dell’immobile, quest’ultima conseguenza devastante per chi ha investito sullo stesso". Poi ci sono tasse e tributi, in particolare il Canone speciale Rai, oltre a quello ordinario, la Siae e la Tassa sui Rifiuti, "tutte spese ipoteticamente non dovute per totale inattività - aggiungono - ma sono alcuni degli obblighi tributari che le strutture sono, o sono state, chiamate comunque a versare. Si ritiene opportuno un adeguamento repentino".

Ultimo tema affrontato, quello delle indennità per i gestori: "Analogamente a quanto previsto all’art.29 D.L. del del D.L. 18 del 17.03.2020 (indennità lavoratori stagionali del turismo) - si legge nella nota - si ritiene opportuno e logicamente equa, la possibilità di estendere la medesima indennità ai Gestori di strutture ricettive extralberghiere senza partita iva. Ricordando come il nostro impegno economico abbia contribuito a valorizzare aree della città e creato maggior visibilità e collaborazione con le attività locali (bar, ristoranti e luoghi di aggregazione)".

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