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Commercianti e lavoratori in piazza a Bari contro il 'caro bollette': "Serve intervento immediato del Governo"

Manifestazione di protesta, stamattina in piazza della Libertà, per denunciare l'aumento vertiginoso dei costi energetici che sta colpendo duramente imprese e famiglie. I commercianti: "Proponiamo la rateizzazione di tutte le fatture di luce e gas superiori a 1000 euro"

Chiedono un intervento immediato al Governo uscente, ma ancora in carica, per contrastare l'aumento vertiginoso dei costi energetici. Stamattina, in piazza della Libertà a Bari, commercianti e cittadini hanno manifestato contro il 'caro bollette' che colpisce negozi e famiglie. 

L'adesione all'iniziativa è stata ampia ed ha coinvolto tutta la regione - spiega il commerciante barese, Donato Cippone, uno dei promotori della manifestazione - sono giunti gruppi e delegazioni dalle province di Lecce, Taranto, Foggia, Bat e Brindisi. Abbiamo chiesto anche alle istituzioni locali di stare vicini alla nostre proteste, invitando all'evento in piazza anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro. Questa non è un'iniziativa legata solo alle esigenze dei commercianti, ma di tutta la popolazione che soffre per l'impennata delle spese energetiche: in piazza ci sono anche artigiani, ambulanti, imprenditori e lavoratori".

Il 'caro bollette' ha già cambiato alcune tradizioni del commercio barese: "Da alcuni giorni - sottolinea Cippone - io ed i miei colleghi negozianti baresi abbiamo deciso di spegnere le luci di insegne e vetrine verso le 20.30, per la chiusura serale delle attività. In passato, lasciavamo le luci programmate in accensione fino a mezzanotte, anche per illuminare il centro cittadino e renderlo più affascinante e sicuro per i cittadini. Adesso, a malincuore, abbiamo dovuto rinunciare a questa opportunità per cercare di risparmiare sui costi che ci non ci fanno vivere sonni tranquilli".

Una delegazione dei promotori della manifestazione si recherà, verso le 11, dal Prefetto di Bari, Antonia Bellomo, per consegnare le istanze di commercianti e cittadini, ma anche per offrire una possibile soluzione per tamponare l'emergenza economica derivante dal 'caro bollette'. "Il nuovo Governo non si insedierà prima di novembre - spiega il negoziante Donato Cippone - ma le attività colpite dalla crisi non possono più attendere. Serve una 'cura immediata' per evitare che il commercio muoia. Per questo consegniamo nella mani della dottoressa Bellomo un documento tecnico, realizzato con l'aiuto di commercialisti ed avvocati, per definire una strategia di aiuti alle imprese per la dilazione delle bollette. Abbiamo scritto la nostra proposta con la forma di un emendamento legislativo, in modo che possa essere recepito ed applicato direttamente dall'attuale Governo in carica".

La proposta dei commercianti baresi prevede la possibilità di spalmare le fatture di luce e gas superiori a 1000 euro, ricevute da settembre 2022 a marzo 2023, in 12 rate mensili al tasso d'interesse del 3%. Le somme delle bollette, secondo la proposta formulata, "dovranno essere bancabili dagli istituti italiani di credito, a prescindere dallo stato di affidamento delle imprese". 

La forte carenza di liquidità che può portare in breve tempo, secondo i commercianti, ad una chiusura di molte attività in città, può essere contrastata con una procedura di pagamento dilazionato delle bollette: nel documento tecnico consegnato alle istituzioni, i manifestanti propongono anche il "conferimento dei ristori sul costo energetico in favore delle imprese beneficiarie direttamente con bonifico bancario sui conti delle stesse". L'emissione dei fondi di sostegno, secondo i commercianti, dovrebbe essere effettuata dall'Agenzia delle Entrate competente per territorio, dopo la sola esibizione della fattura da pagare.

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