'Caro bollette', domenica commercianti in piazza a Bari contro le speculazioni su luce e gas: "Il nostro è un grido di dolore"
La manifestazione, programmata per le 17.30 del prossimo 16 ottobre in piazza Ferrarese, è allargata anche ai privati cittadini, oltre che ad artigiani e imprenditori. Gli organizzatori: "Chiediamo interventi al nuovo Governo, subito tagli di Iva ed accise su bollette"
"L'aumento dei costi in bolletta è un problema nazionale che coinvolge cittadini ed imprese, bisogna programmare subito interventi altrimenti ci troveremo di fronte ad una spaventosa recessione. Per questo domenica prossima abbiamo deciso di scendere in piazza a Bari". Mimmo Tarantini, presidente dell'associazione di commercianti locali 'La Formica', motiva con queste parole la manifestazione contro il 'caro bollette' organizzata per il prossimo 16 ottobre alle 17.30 in Piazza Ferrarese. La protesta non è ristretta solo ai commercianti, ma coinvolge anche cittadini, artigiani ed imprenditori.
"Abbiamo già parlato con alcuni esponenti politici della prossima maggioranza di Governo - dichiara Tarantini a Baritoday - a loro abbiamo affidato le nostre istanze da consegnare alla futura premier Giorgia Meloni. Ai senatori Melchiorre e Zullo, oltre che al deputato Gemmato, abbiamo riferito le nostre proposte per contrastare l'aumento dei costi energetici e la speculazione finanziaria che imperversa nei mercati del settore. Chiediamo un'azione rapida e decisa, sulla 'falsa riga' delle politiche adottate da Francia e Germania. Il nuovo esecutivo dovrebbe prendere in considerazione la nazionalizzazione dei servizi energetici di luce e gas, o quanto meno l'eliminazione di Iva ed accise sulle bollette".
La crescita delle spese sta portando molti commercianti baresi a valutare la possibilità di chiudere, almeno temporaneamente, la propria attività. La situazione economica in città potrebbe aggravarsi ulteriormente con il pagamento delle previste imposte: "Nei prossimi mesi, in Puglia, giungeranno ai contribuenti circa un milione e mezzo di cartelle esattoriali che peseranno come macigni sulle casse delle attività - sottolinea Tarantini - bisogna provvedere alla sospensione di questi pagamenti, almeno per i prossimi 6 mesi".
Il grido d'aiuto dei commercianti baresi coinvolge anche i privati cittadini, come spiega il presidente dell'associazione 'La Formica': "La manifestazione di domenica prossima non è solo una protesta di categoria, ma un modo per sensibilizzare le Istituzioni sul problema del 'caro bollette' che sta mettendo in ginocchio famiglie ed imprese. Anche mia madre, pensionata, ha ricevuto fatture energetiche dai costi esorbitanti. Il nostro è un grido di dolore".
Nonostante il quadro finanziario complicato, Tarantini di dichiara speranzoso per il futuro: "Il futuro Governo ha l'obbligo ed il dovere di fare bene. I segnali internazionali sono incoraggianti: si è aperto un dialogo nella Comunità Europea per la condivisione del debito pubblico fra Stati Membri, ciò potrebbe venire in soccorso della nostra economia. Mi aspetto che le promesse elettorali siano mantenute e che ci sia un cambio di passo nella gestione del problema dei costi energetici. In Italia abbiamo fatto scostamenti di bilancio per i banchi a rotelle e monopattini, credo sia doveroso fare scostamenti per salvare le vite delle persone che ormai sono sull'orlo della disperazione".