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Economia

"Lasciati a fronteggiare la pandemia senza aiuti", la protesta dei venditori ambulanti: "Noi invisibili per governo e Regione"

La dura presa di posizione di Fiva Confcommercio, che proclama lo stato di agitazione annunciando possibili manifestazioni nei prossimi giorni

"Mercati chiusi, senza aiuti": protestano i venditori ambulanti rappresentati da Fiva- ConfCommercio. "In questo 2020 - spiega l'associazione in una nota - oltre ad aver avuto un forte calo del fatturato, i venditori si trovano ad affrontare la pandemia senza gli aiuti statali e regionali, che servirebbero per il proseguimento delle proprie attività, come i vari ristori, messi in campo dal governo centrale, per aiutare le imprese italiane situate anche nella zona arancione. Il governo, inoltre - sottolinea la Fiva Confcommercio - ha dimenticato i codici Ateco della categoria ricordandola solo per i vari adempimenti fiscali e per vari adeguamenti, tipo,l'acquisto del registratore telematico e la lotteria degli scontrini!".

"Siamo invisibli? Allora vuol dire che ci faremo vedere noi - incalza la Fiva Confcommercio - dato che la Regione più volte è stata chiamata per i vari chiarimenti normativi e ad intervenire sui tanti Comuni che non hanno ancora applicato l'esonero della Tosap come previsto dall'art. 181 comma-1 bis e ter del  D.L.  34/2020 e verso quei sindaci che in modo autoritario hanno chiuso i mercati che durante la fine della prima ondata erano stati messi in sicurezza, proprio in previsione di questa attuale".

Il sindacato annuncia di aver proclamato lo stato di agitazione, che potrebbe presto portare i venditori a scendere in piazza, "forse già questo fine settimana", conclude la nota.

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