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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Mobile imbottito, 543 milioni per il rilancio. Entro dicembre l'accordo di programma

Presentate ai sindacati le manifestazioni di interesse delle aziende per la reindustrializzazione del settore. L'assessore regionale allo Sviluppo economico Capone: "Dritti verso l'obiettivo dell'accordo di programma"

Pronta la prima bozza dell'accordo di programma per la reindustralizzazione del settore del mobile imbottito di Puglia e Basilicata. Le manifestazioni di interesse espresse dalle aziende, presentate ai sindacati e ai sindaci dei Comuni di Gravina, Gioia del Colle, Laterza, Cassano delle Murge, Altamura, Santeramo, Ginosa e Poggiorsini dall'assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone valgono in tutto 543 milioni di euro. Di questi, 219 milioni riguardano il territorio pugliese e 42.628 milioni saranno spesi per ricerca e sviluppo.

"Abbiamo concordato una programmazione del lavoro ed una tempistica molto dettagliate, per evitare i tanti nulla di fatto di tutti questi anni", ha chiarito la vicepresidente. "Ciascun gruppo si occuperà di una precisa area di interesse tra quattro: produttività; logistica; incentivi e semplificazione; credito".

"Il programma di lavoro – continua Loredana Capone – prevede che i quattro gruppi elaborino i contenuti dell’accordo di programma per l’ultima settimana di novembre per poi arrivare al testo definitivo da condividere con il ministero dello Sviluppo economico entro fine anno". “Il ministero dello Sviluppo economico ha previsto di investire per la qualificazione dell’area 40milioni di euro, altrettanti la Regione Puglia. Si sta cercando di reperire altre risorse nell’ambito della logistica”.

“Stiamo andando dritti verso l’obiettivo che ci siamo prefissati il 27 luglio con il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Basilicata sottoscrivendo un’intesa per la costituzione di un gruppo di lavoro coordinato dal direttore generale del ministero Carlo Sappino”.

“Oggi possiamo dire - ha concluso Loredana Capone - di essere piuttosto soddisfatti per le manifestazioni d’interesse ricevute anche perché per il territorio della Puglia le proposte raccolte riguardano soprattutto la filiera del legno-arredo, che ha caratterizzato la vocazione produttiva del territorio e che è rappresentata da maestranze che ci invidiano in tutto il mondo. L’altro motivo di soddisfazione è rappresentato dal fatto che tutte le proposte raccolte hanno un investimento in ricerca e sviluppo che rappresenta addirittura il 19,5% del totale dell’investimento. È il segno che lo sforzo fatto in questi anni dalla Regione Puglia per promuovere la ricerca nelle aziende anche attraverso gli incentivi è entrata a pieno titolo nelle logiche industriali. Confidiamo tuttavia che grazie al miglioramento del contesto produttivo con gli investimenti programmati dalle nostre imprese e gli incentivi impegnati dal ministero dello Sviluppo economico e dalla Regione Puglia, l’intero clima possa cambiare e determinare, con l’impegno di tutte le parti, l’attrazione di nuovi investimenti. Per questo insisto sul ruolo di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, invitata al gruppo di lavoro proprio per garantire un impegno che vada oltre i confini degli investimenti regionali”.

Delle proposte pervenute, 79 sono quelle indirizzate al territorio della Puglia e 25 a quello della Basilicata mentre le proposte con localizzazione non precisata sono 3. Le imprese che le hanno presentate sono soprattutto piccole e piccolissime, poche le medie e solo due le grandi.

 

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