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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Natuzzi, raggiunto l'accordo azienda-sindacati. In Puglia le produzioni della Romania

Ridotti gli esuberi. Previsto il rientro negli stabilimenti pugliesi e lucani delle linee produttive attualmente delocalizzate in Romania. Oggi la firma al Ministero dello Sviluppo economico

E' stato siglato questa mattina nella sede del Ministero dello Sviluppo economico a Roma l'accordo tra azienda e sindacati per la vertenza Natuzzi. L'intesa è stata raggiunta dopo quattro mesi di trattative, avviate a luglio scorso, quando l'azienda leader del settore del mobile imbottito aveva annunciato 1.726 esuberi e la chiusura di tre stabilimenti: Ginosa, Jesce 1 e La Martella a Matera.

L'ACCORDO - Nel corso delle trattative, i sindacati sono riusciti ad ottenere una riduzione degli esuberi, che passano subito da 1.726 a 1.506. Di questi, altri 850 lavoratori saranno nuovamente impiegati entro il 2018, mentre per circa 600 persone si aprirà la strada della mobilità volontaria. Accolta anche la richiesta avanzata da Regione e sindacati di riportare in Italia alcune produzioni: l'azienda, infatti, si è impegnata a trasferire negli stabilimenti pugliesi e lucani alcune linee produttive attualmente realizzate in Romania.

CAROLI: "E' L'INIZIO DI UNA SFIDA" - "Questa di oggi non è una festa, ma l'inizio di una sfida e la sfida sta proprio nei caratteri innovativi dell'accordo'', ha commentato l'assessore regionale al Lavoro Leo Caroli. ''Per prima cosa - ha aggiunto l'assessore - per la prima volta alcune attività delocalizzate all'estero tornano in Italia. E tornano sulla Murgia, senza cinesizzare o rumenizzare gli stipendi dei lavoratori. Inoltre per la prima volta in un accordo si fa esplicito riferimento alla lotta al lavoro nero per contrastare la concorrenza sleale. Si rilancia così il messaggio culturale contro il lavoro nero, citando il protocollo pugliese per l'azione interforze sulle ispezioni nelle aziende proprio nell'area murgiana''. Secondo l'assessore, ''dall'accordo emerge anche che nessuno da domani resterà senza lavoro o senza salario proprio per l'intervento degli ammortizzatori sociali. La Regione - ha concluso Caroli - accetta la sfida ed è pronta a fare sistema con i lavoratori, i sindacati e le aziende per il successo dell'accordo''.

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