Natuzzi, via libera dei lavoratori all'accordo con l'azienda
Negli stabilimenti il 94% dei dipendenti vota per il sì all'intesa raggiunta dai sindacati: l'accordo prevede contratti di solidarietà per 1400 lavoratori e il rientro dalla Romania di produzioni precedentemente delocalizzate
Accordo approvato a larga maggioranza: ha incassato il 94,6% dei sì dei dipendenti la bozza di intesa sulla vertenza Natuzzi elaborata nell'ultimo vertice romano. L'accordo è stato sottoposto oggi al voto dei lavoratori dei cinque stabilimenti del gruppo (i voti favorevoli sono stati 1042 su un totale di 1101 votanti) e nei prossimi giorni - il nuovo incontro è fissato per il 22 gennaio - sarà messo nero su bianco.
La bozza di intesa prevede, tra i suoi punti principali, contratto di solidarietà per 1400 lavoratori; ritorno al lavoro, sempre con il contratto di solidarietà, per un centinaio di dipendenti attualmente in cassa integrazione; cassa integrazione straordinaria per 309 persone, con l’impegno di riassorbirle nel tempo nelle cosiddette “newco”; anticipazione della solidarietà da parte dell’azienda, il congelamento del 60% degli scatti di anzianità per i prossimi quattro anni e il blocco delle 64 ore di permessi cosiddetti “Rol” per tutto il periodo della solidarietà.Previsto anche il rientro dalla Romania di alcune produzioni precedentemente delocalizzate e la costituzione di un comitato consultivo, che viene informato sulle decisioni strategico-finanziarie del Gruppo.
Soddisfatto il segretario della Feneal Uil Puglia, Salvatore Bevilacqua: “I lavoratori hanno recepito – commenta – con grande senso di responsabilità il senso e l’importanza dell’ipotesi di accordo raggiunta. Al di là dei favorevoli, la dimostrazione è anche nell’alta partecipazione alle assemblee convocate, il che dimostra che non soltanto c’è volontà di impegnarsi tutti insieme per rilanciare l’Azienda, ma si è praticamente tutti concordi nel fare sacrifici e nel dare solidarietà. L’obiettivo, infatti, è quello di dare respiro e nuove opzioni anche ad altri 500 lavoratori”. “Ora ognuno deve recitare la propria parte – conclude Bevilacqua – ed in particolare le Istituzioni, perché bisogna far partire le cosiddette ‘newco’, che rappresentano la vera ancora di salvezza per quei lavoratori attualmente in cassa integrazione straordinaria a zero ore e senza anticipo. E’ quella la vera scommessa di vincere per rilanciare in un colpo solo sia l’Azienda che l’occupazione”.