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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"No al taglio degli stipendi", gli addetti alle pulizie nelle scuole protestano in via Capruzzi

Momenti di tensione questa mattina, quando un gruppo di operai ha cercato di forzare l'ingresso della sede del Consiglio regionale. I lavoratori - 3.500 in tutta la Puglia - da dicembre un taglio del 70% dello stipendio

Hanno protestato questa mattina davanti alla sede del Consiglio regionale della Puglia in via Capruzzi, per chiedere alla Regione di farsi carico della loro vertenza. Sono gli operai addetti alle pulizie nelle scuola della regione per i quali - spiegano i sindacati - a partire da dicembre il Miur avrebbe deciso un taglio degli stipendi di circa il 70%. "In tutto - chiarisce il segretario Fisascat Cisl Bari, Giuseppe Bocuzzi - si tratta di 3.500 lavoratori", i quali, se la decisione del Miur dovesse diventare definitiva, "praticamente percepiranno 200 euro al mese". Una decisione che, tra l'altro, sarebbe stata comunicata ai lavoratori soltanto pochi giorni fa attraverso una circolare.

Durante la manifestazione si sono registrati momenti di tensione: alcuni operai hanno lanciato pietre e hanno preso a calci il portone d'ingresso del Consiglio, e i carabinieri in tenuta anti sommossa, denuncia Boccuzzi, "li hanno presi a manganellate". La situazione è comunque tornata alla normalità quando una delegazione è stata ricevuta dal presidente dell'assise regionale, Onofrio Introna, il quale ha assicurato l'impegno dell'istituzione a seguire la vertenza.

"Noi - ha spiegato Michelangelo Ferrigni della Cisl, "chiediamo che la Regione Puglia faccia da intermediario col ministero, perché finora nessun politico ci ha ascoltati: il presidente del Consiglio, Enrico Letta, aveva fissato un appuntamento con noi per il 14 ottobre ma poi è improvvisamente saltato". Secondo i sindacalisti poi ricevuti da Introna, "col taglio delle ore lavorate i bagni delle scuole diventeranno delle latrine in tutta Italia dove i lavoratori di questa vertenza sono in tutto 28mila".

Intanto oggi al ministero a Roma si è tenuto un vertice sulla questione, che si è aperto proprio col caso Puglia. Intanto a Bari il presidente del Consiglio regionale, ha "già predisposto una nota e l'ha inviata al Miur e alla presidenza del Consiglio per chiedere chiarimenti". Inoltre, "nella seduta del Consiglio regionale del prossimo 5 novembre, verrà approvato un ordine del giorno sul caso dei 3500 lavoratori pugliesi, mentre per il sette novembre l'assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli, ha convocato i sindacati". "Dal primo dicembre - ricordano infine sindacalisti - i lavoratori dovrebbero passare alla ditta subentrante, la Dussmann: non firmate nulla con loro - suggeriscono agli operai - fino a che non sarà tutto risolto".
 

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