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Economia

Nodo ferroviario, dal Cipe il sì definitivo al progetto

Via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica alla variante sud del progetto, per lo spostamento dei binari nel tratto Bari centrale - Torre a Mare

Dopo la prima approvazione ottenuta nella seduta preparatoria dello scorso 11 ottobre, il Cipe ha approvato oggi definitivamente il progetto del nodo ferroviario per la variante sud, Bari Centrale – Bari Torre a Mare.

LO SPOSTAMENTO DEI BINARI - Il progetto, per il quale sono stati stanziati 391 milioni di euro, prevede la realizzazione di una variante della linea ferroviaria, lunga all'incirca 10 km, che comporterà lo spostamento dei binari al di fuori dell'abitato nel tratto che va dalla stazione di Bari Centrale fino a Torre a Mare, seguendo il tracciato della tangenziale. "Questo nuovo ramo ferroviario - spiega Minervini - il cosiddetto collo d'oca, che si sviluppa ai margini sud dell'area urbana e in zone prevalentemente agricole, permetterà di dismettere l'attuale tracciato ferroviario costiero di Japigia e liberare Bari dai binari". Lungo il tracciato è prevista la soppressione di due passaggi a livello e la creazione di una stazione e due fermate: la fermata "Campus", la Stazione Executive, la fermata Triggiano.

"OPERE IN GARA ENTRO IL 2014" - "Dopo questo passaggio nessun governo potrà togliere quello che è stato assegnato a Bari e alla Puglia – ha commentato l'assessore regionale alla Mobilità Guglielmo Minervini - Approvando il progetto abbiamo la sicurezza che la parte meridionale si farà. Adesso dovremo esercitare tutta la nostra pressione su Rfi perché proceda entro un anno alla realizzazione della progettazione definitiva, per andare con le opere in gara entro il 2014".

TRATTO NORD, TUTTO DA RIFARE -  Resta aperta invece la questione del tratto nord, per il quale per il momento non sono stati stanziati fondi. "Il problema esiste - ha spiegato giorni fa l'assessorre Minervini riferendosi alla situazione del tratto settentrionale - ci sono 7 passaggi a livello che rappresentano una quotidiana fonte di rischio. La soluzione progettuale prospettata prevede l'interramento di oltre 6 km di binari, la realizzazione di tre gallerie e due stazioni sotterranee. Il tutto realizzabile solo con l'abbattimento di numerose palazzine e con notevoli problemi di rilevanza sociale e urbanistica. Nei prossimi giorni abbiamo in programma un incontro congiunto con il Comune di Bari e Rfi. La nostra proposta è quella di organizzare una risposta su due livelli. Il primo a medio lungo termine per verificare se l'ipotesi progettuale è ancora valida, la seconda nel breve per aggredire e risolvere con interventi di tipo puntuale, ad esempio scavalcamenti pedonali e automobilistici, il bisogno di sicurezza e vivibilità dei cittadini".

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