Om, due proposte per la reindustrializzazione. Attesa per la decisione del Ministero
Questa mattina un nuovo tavolo a Roma per esame i piandi di reindustrializzazione presentati dai ptenziali investitori. Il ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi: "Siamo arrivati a una fase conclusiva, tra pochi giorni una decisione definitiva "
Potrebbe arrivare a giorni la decisione del Ministero dello Sviluppo economico sul futuro della Om Carrelli di Modugno. Questa mattina a Roma si è tenuto un nuovo tavolo, al quale hanno partecipato esponenti delle istituzioni locali, rappresentanti nazionali e territoriali di Fiom, Cisl, Uilm, Ugl, Rsu e Invitalia, per esaminare i progetti di reindustrializzazione presentati nei mesi scorsi dai potenziali investitori interessati a rilevare il sito. Tra questi, anche un fondo americano, la cui proposta è stata anche illustrata ai lavoratori qualche settimana fa.
"Durante la riunione - spiega una nota del Ministero - si è convenuto di avviare un confronto stringente e conclusivo sui progetti presentati da parte del Fondo americano Lcv Capital Management per la costruzione presso il sito OM Carrelli di Modugno di un’automobile innovativa con bassi costi e consumi con brevetto americano e da parte di Sandretto per lo sviluppo e la produzione, sempre presso lo stesso sito, di presse e stampanti 3D".
LE PAROLE DEL MINISTRO - Il Ministro Federica Guidi, nel corso dell'incontro, ha assicurato "la massima collaborazione". "E’ un impegno che ho preso - ha detto il ministro - Siamo arrivati a una fase conclusiva. Ritengo che si possa giungere a una decisione definitiva nell’arco di pochi giorni".
LA DICHIARAZIONE DEL SINDACO DECARO - “Sembra che finalmente ci stia o avvicinando alla soluzione di una vicenda drammatica che ha messo in crisi centinaia di famiglie pugliesi - ha dichiarato il sindaco Decaro al termine dell’incontro romano - speriamo nei prossimi giorni di poter comunicare a tutti una notizia positiva e di poter mettere tutti i lavoratori nelle condizioni di tornare presto in azienda e di poter guardare con fiducia al futuro. Allo stesso tempo, crediamo che un investimento di tale portata possa dare nuovo impulso allo sviluppo economico dell’area industriale barese".