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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

La vertenza infinita della ex Om: "Offerte entro il 28 luglio" per evitare il licenziamento dei lavoratori

Audizione, stamane, in Commissione Lavoro, del capo della task force regionale sull'occupazione, Leo Caroli. Vi sarebbero quattro manifestazioni d'interesse per rilevare la società. Da risolvere la questione del capannone di Modugno

Se entro il 28 luglio non dovessero arrivare offerte di acquisizione della 'Tua Industries', i 175 lavoratori della ex Om Carrelli saranno licenziati senza possibilità di cassa integrazione: è una delle eventualità emerse questa mattina nel corso dell'audizione, dinanzi alla VI Commissione del Consiglio regionale pugliese, da parte del capo della Task Force pugliese sulle vertenze occupazionali, Leo Caroli. Per far sì che possa essere ottenuta la proroga della CiG, dovrà esserci il versamento di una quota da 300mila euro comprendente la cessione del prototipo e del progetto industriale, risolvendo anche la questione della titolarità del capannone. I lavoratori non percepiscono alcuna cassa integrazione da gennaio e nei giorni scorsi hanno protestato in corteo per le strade di Bari, chiedendo la risoluzione di una vertenza che si trascina ormai da 7 anni.

Quattro manifestazioni d'interesse all'orizzonte?

Caroli, nel corso dell'audizione, ha riepilogato la vicenda 'Tua industries': nel 2016, in seguito ad una sottoscrizione con Invitalia di una determina, l'azienda s'impegnava a realizzare la produzione di auto elettriche reindustrializzando il sito di Modugno, il cui Comune aveva ceduto poi il capannone, del valore (sottostimato) di 24 milioni di euro, alla Tua. In seguito a questi atti, erano cessati gli ammortizzatori sociali ordinari, sostenuti ulteriormente grazie a un impegno da 800mila euro della Regione Puglia. L'azienda, lo scorso anno, ha presentato istanza di fallimento al Tribunale di Torino a seguito della rinuncia all’investimento da parte degli investitori russi. La Regione è riuscita a ottenere la possibilità di utilizzare altre risorse dal fondi di riserva per gli interventi straordinari, prorogando la Cig di altri 12 mesi. Quindi si arriva al 2018 con la Curatela fallimentare tua che afferma come in mancanza di una soluzione certa, concreta e documentata da rappresentare a tutti gli Enti preposti, non sussisterebbero i presupposti per individuare nuove soluzioni. All'orizzonte, al momento, vi sarebbero quattro offerte. La Regione sta seguendo con attenzione il caso, assieme ai sindaci di Modugno e della Città Metropolitana, affinché venga scritto un atteso lieto fine con un'offerta vincolante che possa mettere in sicurezza i lavoratori.

Il M5S: "La questione della proprietà del capannone è fondamentale"

Sulla vicenda interviene il M5S in via Capruzzi: “Avevamo chiesto l’audizione - dichiarano i consiglieri del M5S Antonella Laricchia, Gianluca Bozzetti e Grazia Di Bari a margine della visita del presidente della task force regionale - per fare una volta per tutte chiarezza sul futuro degli operai dell’ex Om carrelli da sei mesi senza alcun reddito e senza la possibilità di cercare un lavoro perché formalmente risultano assunti. Oggi in Commissione abbiamo appreso che ci sono quattro potenziali manifestazioni d’interesse per la reindustrializzazione del sito, di cui due più concrete. Ora la priorità è garantire i livelli occupazionali e che una delle cordate interessate presenti un’offerta vincolante da 225 mila euro entro il 28 luglio,  data in cui è prevista la conclusione della procedura fallimentare, che consentirebbe di poter erogare la cassa integrazione in deroga per i lavoratori”. “Si sta lavorando in maniera serrata - continuano i pentastellati -  e auspichiamo ci sia un continuo confronto tra la task force regionale e le aziende interessate. È dirimente la questione della proprietà del capannone e della sua facoltà d’uso, dal momento che l’immobile non rientra tra i beni messi all’asta, ma è quello che davvero interessa alle cordate che hanno presentato le manifestazioni d’interesse. Per questo vogliamo incontrare il sindaco di Modugno Magrone, per capire quali siano le eventuali preoccupazioni dell’amministrazione. Parliamo - concludono - di lavoratori che negli anni hanno subito troppe delusioni e ora hanno diritto ad avere certezze: bisogna assicurare loro il diritto al reddito che manca da gennaio e la salvaguardia dei posti di lavoro”.

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