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Economia Murat / Corso Cavour

Popolare di Bari, il giorno dopo il salvataggio nessun assalto agli sportelli. I correntisti: "Fiduciosi, c'è il governo"

Nel giorno successivo al decreto legge che sblocca i fondi per il salvataggio dell'istituto bancario, circola ottimismo tra i clienti. E c'è persino chi ha deciso di aprire ora un mutuo

L'assalto allo sportello che qualcuno si aspettava non c'è stato. Nel day after dell'annuncio dell'intervento del Governo per il salvataggio di Banca Popolare di Bari la situazione nella filiale di corso Cavour, nel capoluogo pugliese, è relativamente tranquilla. Certo, all'interno della struttura c'è affollamento, così come davanti ai bancomat, ma la fobia da prelievo non sembra aver colpito i baresi.

Salvataggio Banca Popolare di Bari: che cosa succede ora

Le reazioni di correntisti e investitori

In generale circola un certo ottimismo sul futuro dell'Istituto bancario. "Oggi non c'è stato l'assalto ai bancomat - assicura Nicola, operaio 28enne che oggi ha accompagnato la madre per effettuare un normale prelievo - perché c'è la consapevolezza da parte dei correntisti e degli investitori di aver sbagliato loro stessi a fidarsi dell'istituto bancario". C'è addirittura chi addirittura, come il 38enne barese Gianvito, si è presentato in mattinata per aprire un mutuo per l'acquisto di un terreno. "Ci avevano già avvisati di questa situazione - spiega a BariToday - è difficile che un gigante così possa fallire". È passato dalla filiale per un mutuo anche Pietro, 60enne, che si affidò all'istituto di credito già nel 2009 e oggi si è fatto accompagnare dalla moglie per pagare la rata: "Siamo ottimisti, anche perché se è intervenuto il Governo non può che essere un segnale positivo".

È invece proprietaria di azioni e intestataria di un conto corrente, la 66enne Luisa Borrelli, che la Banca Popolare di Bari la conosce bene: prima di andare in pensione sfruttando la riforma Fornero, era una dipendente. "Sui miei soldi sono abbastanza sicura, perché ho poche migliaia di euro - racconta - quindi con il bail-in non possono toccarli. Mi farebbe però piacere che le azioni tornassero ai livelli di un tempo, visto che ho investito 5mila euro e al momento mi trovo con nulla". Dalla sua ha però la conoscenza del sistema bancario, che la rende fiduciosa sul futuro: "Sono state tante le banche commissariate, diverse anche acquisite dalla Banca Popolare di Bari, per questo so che non è una situazione effettivamente straordinaria. Spero che conserveremo il nostro nome, però" conclude.

Anche Pino, pensionato 76enne, è stato travolto dal crollo delle azioni, anche se lo scossone in Borsa lo ha toccato parzialmente: "Spero di riuscire a recuperaere i 1000 euro che avevo investito - ricorda - anche se sono stato fortunato, perché avevo venduto diverse azioni anni fa per acquistare una casa". Sul futuro è però incerto: "Non so se l'intervento del Governo potrà salvare la banca, intanto io tolgo i soldi" assicura.

Il commerciante di latticini Sebastiano Boccucci, invece, preferisce non abbandonare l'istituto bancario, nonostante anche il figlio abbia diverse migliaia di euro in un conto corrente a lui intestato. "Sono sicuro che aiuteranno la banca - aggiunge - e che non succederà nulla. Anche perché non possono esserci disparità tra i vari istituti; se hanno salvato Banca Etruria e la Monte dei Paschi di Siena, non vedo perché dovrebbe far fallire una delle banche più importanti del Mezzogiorno".

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