Porti di Puglia in crescita: aumenta il traffico merci, Bari tra i primi scali in Italia per le crociere
Il bilancio presentato nel corso del convegno 'Nautica in Puglia: dati e prospettive'. La movimentazione delle merci supera i numeri del periodo pre-pandemia. Il capoluogo pugliese conferma la sua leadership per il settore crocieristico
Nei porti dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale i volumi dei traffici continuano a crescere "in maniera più che significativa". I dati sono presentati nel corso di un convegno dal tema 'Nautica in Puglia: dati e prospettive', cui hanno partecipato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente dell'Autorità portuale Ugo Patroni Griffi e il presidente dell'altra autorità portuale, Mar Jonio - porto di Taranto, Sergio Prete.
Merci, accosti, passeggeri: i dati dei traffici
Nei primi nove mesi dell'anno, come emerso dai dati illustrati, sono state movimentate più di 14 milioni di tonnellate di merci, un dato che si traduce in un +18% rispetto al 2021 e che supera del +11,6% anche il 2019, anno pre-pandemia. Risulta in trend positivo, sugli ultimi tre anni, anche il numero dei rotabili con più di 227mila unità, dato che registra una crescita dell'1% rispetto allo scorso anno e del 9% rispetto al 2019. I 3.343 accosti complessivi rappresentano, invece, una tendenza sostanzialmente stabile rispetto al 2021 ma in discesa rispetto al 2019 (-7,5%). In crescita, invece, il flusso dei passeggeri. I traghetti hanno movimentato più di 1,2 milioni di persone, circa il 34% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, recuperando gran parte del traffico del 2019. Aggregando a questi numeri le statistiche rilevate nel porto di Termoli, recentemente entrato nel sistema dell'Adriatico Meridionale, si raggiunge il record di più di 1,4 milioni di passeggeri traghetti. Dati molto importanti, si legge ancora nel report, si registrano nel traffico crocieristico il cui flusso è "in continua ed esponenziale crescita". Più di un raddoppio, +128% rispetto allo scorso anno, con oltre 400mila passeggeri transitati nei porti.
Porto di Bari: crescita del general cargo e leadership per le crociere
L’analisi delle performance dei singoli porti vede il porto di Bari distinguersi per numero di accosti (1.710) e per un aumento delle tonnellate movimentate, +3,6% rispetto al 2021. Un dato trainato dall’incremento della movimentazione del general cargo che non solo registra un +14,4% rispetto al 2021 ma, addirittura, supera il dato del 2019, con circa il + 18%; andando ad attestare e consolidare la tendenza di crescita degli ultimi tre anni. Sono transitati, inoltre, in questa prima parte dell’anno, quasi 146mila rotabili, tra camion e semirimorchi, e più di 52mila TEU. Grande fermento si registra anche nel flusso dei passeggeri, circa 900mila persone hanno viaggiato a bordo di traghetti, che si traduce in un +35,6% rispetto al 2021. Il comparto crociere continua e consolida la sua ascesa con 330mila passeggeri transitati sino a settembre, suggellando la leadership di Bari tra gli scali portuali italiani. Secondo la classifica redatta da Risposte e Turismo, infatti, il porto adriatico detiene il terzo posto in classifica in Italia, dopo Genova e Civitavecchia.
Emiliano: "Innovazione per rendere porti pugliesi competitivi"
"Abbiamo fatto sistema e siamo così riusciti ad affrontare numerose difficoltà, a superare i livelli economici pre-Covid e a raggiungere i migliori porti italiani", ha sottolineato il presidente della Regione, Michele Emiliano. "Abbiamo puntato sull’innovazione tecnologica ed ecologica per porti green, su un sistema di trasporti integrato per tenere lontani dalle strade migliaia di camion e farli girare sulle autostrade del mare, abbiamo promosso la nautica da diporto e il turismo crocieristico. Il sistema portuale pugliese ha tutte le carte in regola per competere con porti del calibro di Trieste, Genova e Gioia Tauro – ha proseguito –. Nel passato quello di Taranto era visto solo come il porto dedicato allo scarico dei minerali dell’Ilva, ora la trasformazione tecnologica della fabbrica, che ci auguriamo avvenga al più presto, consentirebbe di fare di Taranto un porto competitivo con i migliori, poiché è infrastrutturato in modo perfetto; il collegamento autostradale, ferroviario e con l’aeroporto di Grottaglie sono mezzi formidabili per trasformare l’intera area industriale tarantina insieme al porto".
Patroni Griffi: "Numeri che dicono che rotta è quella giusta"
"La straordinaria imparzialità e l’oggettività dei numeri ci dicono chiaramente che la rotta solcata è quella giusta – ha commentato il presidente di AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi -. Numeri che in una proiezione a medio-lungo termine tenderanno certamente ad aumentare esponenzialmente a valle degli interventi di infrastrutturazione che abbiamo previsto nei sei porti del nostro Sistema. Proprio per rendere i progetti realtà e per aumentare la competitività degli scali portuali ci metteremo subito al lavoro con il nuovo Governo e Assoporti. Tra i principali obiettivi, l’adozione di azioni tese a semplificare e liberare dalle strette maglie burocratiche le opere che attualmente subiscono rallentamenti devastanti. L’intento è quello di tradurre in regola il modello Genova – ha concluso Patroni Griffi – una procedura straordinaria che ha consentito di ricostruire in dieci mesi il ponte crollato, un’opera da 200 milioni di euro che con i normali iter, tra bandi, ricorsi e tutta la burocrazia prevista dal Codice degli Appalti si sarebbe potuta realizzare in 10 o 15 anni".