Sit in, assemblee e volantinaggi: i sindacati contro il ddl Fornero
Adesione massiccia, questa mattina, soprattutto negli ospedali della provincia, ai presidi della Cgil di Bari che non vuole l'approvazione, con la Fiducia, del disegno di legge sulla Riforma del mercato del lavoro: "Sarebbe uno schiaffo alla democrazia"
Nelle strutture ospedaliere di Bari e provincia, come in moltissime aziende dell’area metropolitana, massiccia adesione all’iniziativa della Cgil territoriale contro la Riforma del mercato del Lavoro.
Il ddl presentato dal ministro Elsa Fornero proprio non piace non solo ai dipendenti pubblici ma anche a quelli privati, che si troveranno ad andare in pensione molto più tardi rispetto all’atteso svolgendo mansioni che occupano non solo la mente ma il corpo. La domanda classica è: “Come può piangere la Fornero se in fabbrica ci andremo noi, non lei?”, opinione condivisa da molti dipendenti del settore.
Dal Policlinico al Di Venere, passando per molti nosocomi della provincia, i rappresentati sindacali hanno attirato molti colleghi spiegando loro ciò che accadrà con la Riforma: “La situazione per i dipendenti pubblici sarà veramente complicata”, interviene il segretario provinciale della Confederazione, Pino Gesmundo che ieri ha informato dello stato delle cose lavoratori del Comune di Bari: “Far passare il decreto attraverso il voto di fiducia è un ennesimo schiaffo alla democrazia di questo Paese soprattutto quando c’è un problema che si attiene al fatto che tutte le organizzazioni sociali non condividono l’impostazione del provvedimento”. Il concetto espresso dal segretario è: se tutte le parti sociali non vogliono la Riforma, perché il governo si ostina a presentarla? E perché pur di ottenerla deve ricorrere alla fiducia? “Esatto. Per questo oggi siamo scesi in piazza in presidi e volantinaggio e ci siano riuniti in assemblee”. Certo, qualche disagio è stato avvertito dai fruitori dei servizi comunali che, magari, agli sportelli ha dovuto aspettare qualche minuto in più per carenza di personale, ma al momento non ci sono importanti segnalazioni in merito. Per non parlare, poi, dei tagli alle pubbliche amministrazioni: “Puntiamo l’attenzione anche su questo. E’ un attacco indiscriminato ai diritti dei cittadini”.
Insomma, la protesta della Cgil di Bari continua: “Siamo in piazza perché vogliamo che il Governo ci ripensi e modifichi l’impostazione del decreto anche rispetto a quello che sta avvenendo nel pubblico impiego”. Il commento è forte: “Questi non sono più luoghi di lavoro dove vengono garantiti i diritti, perché in questo momento sono vessati i lavoratori e i cittadini. L’annunciata Spending Review inoltre, rappresenterebbe un ulteriore colpo inferto ai dipendenti pubblici, oltre che una contrapposizione tra questi ultimi e i lavoratori privati”.
Il tempo delle parole è finito: “E’ il momento di agire”, commenta ancora Gesmundo che assicura: “Da tutti i comparti che hanno partecipato alla manifestazione di questa mattina (dall’edilizia, all’agricoltura, passando per lo spettacolo) abbiamo avuto ottimi riscontri. Per questo continueremo con i volantinaggi e le manifestazioni e siamo pronti ad avviare confronti perché tutti devono capire che il ddl Fornero è un provvedimento iniquo e inadeguato che non migliora la qualità del lavoro nel nostro Paese e non aumenterà l’occupazione soprattutto per i giovani”.