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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Quasi un miliardo di euro di euro destinato dal Pnrr alla rigenerazione urbana in Puglia: con 394 milioni il tacco d’Italia è la prima regione per finanziamenti oltre che per il numero di progetti (21) sulla qualità dell’abitare

Fragasso (vicepresidente Inarch): «Partenariato pubblico-privato unico strumento in grado di garantire tempi certi di realizzazione delle opere».

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

La Puglia, con 980 milioni di euro, è la terza regione in Italia per le risorse destinate dal PNRR alla rigenerazione urbana e la prima per ammontare dei finanziamenti (394 milioni) e numero di ‘PINQuA - Progetti Innovativi Nazionali sulla Qualità dell’Abitare’ finanziati, ben 21. Piazza d’onore alla Lombardia con 17 PINQuA finanziati con 393 milioni di euro. Sono questi alcuni dei dati della relazione del Centro Studi Ance, presentata durante l’assemblea pubblica di ANCE Bari e Bat dal titolo ‘Rigenerazione urbana e PNRR. Concertazione pubblico-privato per un’efficace attuazione’, alla quale ha partecipato anche la presidente di ANCE Federica Brancaccio. Dalla relazione è emerso anche che le risorse del PNRR per l’edilizia già «territorializzate» in Puglia (cioè, per le quali sono stati già individuati i territori in cui produrranno i loro effetti), ammontano a 6,8 miliardi di euro, pari al 7% circa del totale nazionale, pari a 98,4 miliardi. «Le risorse per i nostri territori sono davvero ingenti – ha spiegato il presidente uscente di ANCE Bari e BAT e vicepresidente Inarch Bebbe Fragasso - e il partenariato pubblico-privato è l’unico strumento in grado di garantire tempi certi di realizzazione rispetto a quello che una pubblica amministrazione riuscirebbe a fare senza l’appoggio del privato. Non solo: le imprese private possono essere un alleato fondamentale del pubblico, in grado di garantire un equo rapporto qualità – prezzo, mettendo in campo risorse e competenze progettuali necessarie. Sono tante le iniziative che le imprese associate ad ANCE Bari e Bat hanno realizzato in questa direzione». «È doveroso sottolineare – ha evidenziato nelle conclusioni dei lavori la presidente di ANCE Federica Brancaccio - il contributo del nostro settore alla creazione di ricchezza per il Paese; l’aumento degli investimenti nel 2021 e nel 2022 contribuiscono, infatti, a far crescere il PIL nazionale. Basti considerare che, nel 2021, un terzo della crescita poderosa del 6,7% del PIL italiano lo si deve agli investimenti nelle costruzioni. La stessa cosa, anche se con un PIL più basso, si verificherà nel 2022. Questo è, da un lato, un riconoscimento di importanza per il settore e, dall’altro, un elemento di rischio perché l’Italia è un Paese che necessita ancora di investimenti significativi. I due canali di investimento più importanti sono la riqualificazione del patrimonio edilizio, in primis in chiave energetica e il Pnrr, i cui effetti inizieranno a vedersi nel prossimo anno. Il rischio è che gli ostacoli, tra i quali la scarsa efficienza delle pubbliche amministrazioni e i prezzi incontrollati delle materie prime, possano gelare questa ripresa del settore delle costruzioni con un effetto domino su tutto il Paese». All’evento hanno partecipato anche il vicepresidente di ANCE Domenico De Bartolomeo, il presidente di Confindustria Bari e Bat Sergio Fontana, l’architetto Francesco Alessandria, esperto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il neopresidente di Ance Bari e BAT Nicola Bonerba, e i sindaci di Andria Giovanna Bruno e di Bari Antonio Decaro.

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