rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Economia

La campagna olearia in Puglia, tra ottima qualità e produzione in calo: "Quantità di olive ridotta del 30%"

L'associazione degli agricoltori fa il punto sulla raccolta entrata nel vivo in questi giorni: ottima qualità ma numeri in calo, a causa di "clima pazzo e Xylella". Tra le criticità anche i costi di produzione raddoppiati per gli operatori

"Arriva l’olio nuovo in Puglia di straordinaria qualità con i frantoi che aprono i battenti, mentre la campagna olivicola-olearia entra nel vivo con quantità di olive che segnano il 30% di calo rispetto alle medie produttive storiche a causa del clima pazzo, dal maltempo alla siccità, senza dimenticare gli effetti della Xylella". A fare il  punto su un settore cruciale per l'agricoltura regionale è Coldiretti Puglia.

A influenzare la stagione olearia - sottolinea l'associazione - "l’assenza di piogge e la siccità che ha colpito il polmone olivicolo del Paese, la Puglia, regione che produce la metà del prodotto italiano, dove sono raddoppiati i costi per irrigare e garantire olive di qualità. Nonostante l’incremento produttivo a doppia cifra rispetto allo scorso anno, frutto di un concreto miglioramento di alcune aree (con punte del +40%) compensato al ribasso da altre zone, in generale la produzione pugliese resterà ben distante dagli standard tipici delle annate di carica con 145 milioni di chilogrammi contro le medie storiche di 200 milioni di kg".

"Non accetteremo alcuna speculazione sui prezzi dell’olio che è di eccezionale qualità", afferma con decisione il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, perché i costi di produzione sono più che raddoppiati "con pesanti ripercussioni sugli operatori seri della filiera, frantoi e produttori, che devono vedersi riconosciuto il loro lavoro con remunerazioni giuste. Coldiretti Puglia vigilerà affinché vengano stanate e perseguite eventuali speculazioni, sostenendo tutte le necessarie azioni di contrasto messe in campo dagli organismi di controllo e dalle forze dell’ordine", insiste il presidente Muraglia.

La crescita dei prezzi del petrolio ha contagiato l’intera economia perché – sottolinea la Coldiretti Puglia – facendo aumentare anche i costi delle imprese, con l’avvio delle operazioni colturali gli agricoltori – spiega la Coldiretti regionale – sono costretti ad affrontare rincari fino al 50% per il gasolio necessario per le attività di raccolta con i mezzi agricoli, per l’acquisto dei fertilizzanti, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne, mentre durante l’estate con 4 mesi di siccità perdurante sono lievitati i costi per l’irrigazione. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti Puglia – si abbatte ulteriormente sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dal vetro per le bottiglie fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti.

"A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l’olio extravergine. Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia", ha aggiunto il presidente Muraglia.

Nel dettaglio, "nella culla della produzione olivicola e olearia", ovvero nelle province di Bari e BAT, "la siccità – stima Coldiretti Puglia - ha ridotto le produzioni olivicole delle aziende in asciutto del 30% rispetto alle medie storiche, nonostante una buonissima fioritura, mentre durante l'allegagione le piante hanno sofferto sia lo sbalzo termico che la siccità che hanno influito negativamente, con rese inferiori e costi di produzioni schizzati alle stelle".

"Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli", ha concluso il presidente Muraglia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La campagna olearia in Puglia, tra ottima qualità e produzione in calo: "Quantità di olive ridotta del 30%"

BariToday è in caricamento