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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

"Riaprite i mercati", dagli ambulanti le proposte per ripartire in sicurezza: banchi distanziati, mascherine e barriere in plexiglass

Gli operatori chiedono di poter riprendere la vendita: "In aree aperte rischio di contagio è inferiore". Le linee guida elaborate da Fiva Confcommercio per le misure di prevenzione da adottare

Riaprire i mercati settimanali, in sicurezza. E' la richiesta che le associazioni di categoria del commercio ambulante stanno rivolgendo in questi giorni alle amministrazioni locali. Da Fiva Confcommercio arrivano anche una serie di proposte di possibili misure da adottare per garantire la sicurezza di operatori e clientela.

"Pur nella consapevolezza della delicatezza del momento che il Paese attraversa in questa fase di emergenza - afferma l'associazione in una nota - la riapertura dei mercati appare di importanza strategica sia perché il rischio di trasmissione del contagio in aree aperte è inferiore alle probabilità di contagio in luoghi chiusi, sia perché, se si vogliono evitare gli assembramenti di persone è evidente che riducendo i punti vendita si moltiplica il rischio di concentrare le persone negli unici esercizi commerciali aperti. Le associazioni di categoria, quindi chiedono la riapertura prima possibile dei mercati e propongono le procedure per le riaperture in sicurezza, garantendo in primis la salute pubblica da coniugarsi con la contestuale necessità di assicurare alle imprese l’operatività necessaria e fondamentale per la loro redditività, sulla base dell’adattamento alle singole realtà mercatali e in forza della flessibilità di applicazione".

Il sostegno chiesto alle amministrazioni

Tra le richieste rivolte a Regione e Comuni per sostenere la categoria ci sono: contributo regionale ai comuni per l’azzeramento integrale dei tributi locali in materia di occupazione del suolo pubblico e di prelievo sui rifiuti, almeno fino a quando l’emergenza sarà superata; allungamento dell’orario dei mercati fino alle ore 18.00; contributo agli operatori in caso di giornate perse a causa di eventuale  ridimensionamenti dei mercati  e turnazione; azzeramento delle presenze e delle assenze; fornitura di servizi logistici; ricorso a forme di sostegno nella sorveglianza degli accessi con opportuni protocolli di collaborazione con le associazioni di categoria, con il volontariato e le associazioni delle forze dell’ordine in congedo; compartecipazione nelle attività di monitoraggio.

Le misure di sicurezza proposte

Parallelamente, Fiva Confcommercio ha elaborato anche una serie di proposte da adottare per garantire la sicurezza: la distanza da banco a banco ottimale dovrebbe essere di non meno di 1 metro ma può anche essere inferiore se in corrispondenza del limite del banco si adotta una parete divisoria di altezza non inferiore a 1,50 ovvero un prolungamento della tenda laterale i di copertura in entrambi i lati in materiale plastico che arrivi a terra; le dotazioni del banco con l’obbligo di protezioni individuali per il venditore, su tutti i banchi e non soltanto su quelli di carattere alimentare, con la disposizione di un contenitore a caduta e sottolavello per il lavaggio delle mani. Se non previsto diversamente sull’area mercatale, occorre mettere a disposizione di guanti usa e getta e gel igienizzate per il cliente. (Senza mascherina il cliente non può accedere all’area mercatale; le corsie di scorrimento frontale devono essere non inferiori a 3,5 metri di distanza del fronte banchi (per consentire il rispetto della distanza fra chi fa spesa fra banchi contrapposti). Se il mercato è posto su fila unica è sufficiente una distanza inferiore, non minore di ml.2,50 dal fronte opposto; divisione dei banchi: è consigliabile l’utilizzo di pareti divisorie in plexiglas per un’altezza non inferiore a 1 oppure un prolungamento della tenda di copertura laterale in materiale plastico che arrivi a terra (in modo che ciascun banco sia un piccolo negozio a se stante); spazio vendita frontale: delimitare con scotch o gesso o altro mezzo il posizionamento dei clienti in modo da garantire la distanza interpersonale di due metri. Assicurarsi che la distanza fra venditore e cliente non sia inferiore a 1,5 metri. Ciascun titolare dell’esercizio si impegnerebbe a: garantire, qualora l’attività preveda l’accesso a boxes, l’accesso di una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori, quanto all’uso di dispositivi di protezione, pretendere l’uso della mascherina da parte dei consumatori e mettere a disposizione gel igienizzante per le mani, nel caso in cui ai consumatori sia consentito servirsi da soli;  garantire l’applicazione delle misure previste dal Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali di cui all’allegato 6 al DPCM del 26 aprile 2020.

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