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"Quasi sette anni senza nuovo contratto, chiediamo dignità e tutele adeguate", a Bari la protesta dei lavoratori della vigilanza privata

Davanti alla Prefettura il sit-in indetto dai sindacati in Puglia, in concomitanza con la ripresa delle trattative nazionali. Da quasi sette anni gli addetti del settore sono in attesa di un rinnovo contrattuale: "Fondamentali per la sicurezza del Paese, ma dalle istituzioni solo silenzio"

Sono scesi in piazza anche a Bari, come in altre città pugliesi, dandosi appuntamento per un sit-in di protesta davanti alla Prefettura. A manifestare, questa mattina, i lavoratori della vigilanza privata e gli addetti alla sicurezza, intenzionati a richiamare l'attenzione sull'assenza, da ormai quasi sette anni, di un nuovo contratto per la loro categoria. In concomitanza con la ripresa, a Roma, della trattativa nazionale per il rinnovo contrattuale, lavoratori e lavoratrici hanno voluto "lanciare un segnale forte", in attesa di "risposte concrete" che mancano ormai da troppo tempo, aderendo alla mobilitazione indetta da Filcams Cgil Puglia, Fisascat Cisl Puglia, Uiltucs Puglia.

"Sono passati quasi sette anni - sottolinea Marco Dell'Anna, segretario regionale Uiltucs Puglia - un tempo intollerabile, non più sostenibile dai lavoratori e dalle famiglie, ancora di più con il caro energetico e l'inflazione che stanno colpendo duramente. E' un discorso di dignità e rispetto per quello che questi lavoratori e lavoratrici hanno dato in questi anni, soprattutto durante la pandemia, perché hanno garantito la continuità di servizi pubblici essenziali. Di tutto questo però non c'è traccia di riconoscenza nelle posizioni delle associazioni datoriali. Per questo diciamo basta: il contratto deve essere immediatamente rinnovato per garantire dignità e retribuzione adeguata a questi lavoratori". In Puglia sono almeno tremila, tra operatori fiduciari e guardie armate. "Se dalla ripresa della trattativa oggi non ci saranno risposte, questo sarà solo l'inizio di una serie di mobilitazioni". I rappresentanti sindacali hanno chiesto anche un incontro in Prefettura, per sollecitare un intervento deciso delle istituzioni affinché si arrivi alla conclusione della trattativa.

"Questo - afferma Nicola Colella, segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl - è l'ennesimo sit-in di protesta per richiamare soprattutto l'attenzione delle istituzioni che in questi quasi sette anni sono state completamente assenti. Eppure questa è una categoria importantissima per la funzionalità del Paese, lavoratori e lavoratrici che soprattutto durante la pandemia non si sono mai fermati, hanno svolto un ruolo fondamentale, sono stati esposti al contagio. Basti pensare al loro lavoro nei presidi ospedalieri, nel trasporto valori, in porti e aeroporti. Quello che chiediamo è soprattutto dignità per questa categoria che risulta invisibile agli occhi delle istituzioni, di cui ci si ricorda solo se ci sono manifestazioni di protesta, e che invece svolge un ruolo essenziale per il Paese".

"E' vergognoso che dopo sette anni non ci sia un rinnovo contrattuale - rimarca Barbara Neglia,  segretaria della Filcams Cgil Puglia - Siamo in presenza di più figure professionali coinvolte, dalle guardie giurate agli addetti ai servizi fiduciari. Sette anni in cui manca reddito, mancano tutele in termini di salute  e sicurezza, non dobbiamo dimenticare che questi lavoratori e lavotrici sono ogni giorno esposti a pericoli per la salvaguardia di tutti noi cittadini. Quindi noi riteniamo che sia fondamentale che da Roma oggi possano finalmente arrivare delle risposte".

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