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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Saldi prolungati in Puglia fino al 28 marzo, per la Confesercenti non basta: "Giusta decisione ma negozianti in ginocchio"

La presidente di Confesercenti Bari, Raffaella Altamura: "Ci troviamo nella situazione in cui l’obiettivo deve essere ricostruire ciò che è stato distrutto"

Il prolungamento dei saldi invernali in Puglia al 28 marzo, deciso ieri dalla Giunta regionale, può essere “un incentivo in più per spingere i cittadini ad acquistare” ma è un'azione "azione assolutamente non sufficiente, in una visione a lungo periodo". E' quanto afferma Confesercenti Bari in una nota: " “Prendiamo atto di questa iniziativa da parte del neo insediato assessore volta a risanare i
consumi, ma - afferma afferma la presidente Raffaella Altamura - non è assolutamente sufficiente. Ci troviamo nella situazione in cui l’obiettivo deve essere ricostruire ciò che è stato distrutto. In una condizione di totale incertezza, abbiamo necessità di programmare, perché le aziende lavorano sulla programmazione".

Per Altamura "serve un cambio di passo urgente. Non è, a nostro avviso, con la proroga dei saldi e con questo tipo di interventi che si può risanare un disastro che è prossimo alle macerie. Siamo in una fase drammatica in cui il calo dei consumi è ogni giorno più consistente: basta guardare i dati Istat che evidenzia cali di fatturato nel settore moda pari al 60%. Non è, dunque, assolutamente pensabile che prorogare i saldi di un mese possa essere utile a far ripartire l’economia in Puglia".

"Certamente - rimarca - è un modo per allettare il consumatore, ma non è sostanzialmente questa la strada per aiutare il commercio di prossimità. Serve un tavolo tecnico urgente affinché si costituisca una cabina di regia, che coinvolga chi sta lavorando nei distretti urbani del commercio e chi lavora continuamente a fianco degli imprenditori, per stabilire delle azioni urgenti tese a salvaguardare le imprese che ancora sopravvivono. Non possiamo pensare da qui a un mese, - conclude Altamura - occorre una programmazione: serve un’azione che guardi ai prossimi 4 anni, che tenga presente le emergenze, ma che abbia come unico obiettivo il rilancio per il futuro. Un’azione lungimirante: un piano di ripresa e di investimenti nei centri urbani; un piano di finanziamento delle attività di digitalizzazione e formazione digitale delle imprese di prossimità, che le renda competitive rispetto al commercio online che sta penetrando sempre di più nei mercati; finanziamenti a fondo perduto per il settore della distribuzione settore moda e finanziamenti a fondo perduto per i giovani imprenditori e imprenditrici fino a 40 anni che investono aprendo nuove attività”.

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