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Economia

L'incognita omicron sui saldi invernali in Puglia al via da oggi. I commercianti: "Ottimisti e in ripresa rispetto allo scorso anno"

Sconti e offerte fino al 28 febbraio. La presidente di Confesercenti Bari-Bat, Raffaella Altamura: "Settore in difficoltà per le troppe incertezze. Serve il vaccino obbligatorio per eliminare ogni tipo di complicazione per il nostro lavoro"

Sotto il 'cielo' della contagiosissima ma apparentemente meno 'grave' variante Covid omicron prendono il via anche in Puglia, da oggi, i saldi invernali, in programma fino al prossimo 28 febbraio. I negozianti attendono i clienti nonostante le incognite legate alla pandemia, dopo una stagione pre-natalizia di fine 2021 che ha segnato ufficialmente la ripresa dopo un 2020 catastrofico a causa dei lockdown e delle chiusure 'selettive' di settori specifici e attività.

Sarà, dunque, caccia agli affari con sconti e promozioni, per rilanciare il commercio di prossimità e dei centri cittadini: "Con la comparsa della variante omicron - spiega a BariToday Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari-Bat - le nostre aspettative sono state un po' destabilizzate. Stavamo procedendo in maniera tranquilla fino al Natale dove abbiamo registrato una ripresa rispetto allo scorso anno. Il 24 dicembre del 2020, ad esempio, eravamo chiusi. Adesso, invece, con diverse persone in isolamento, temiamo che ci possa essere un rallentamento delle vendite".

Le aspettative sono, comunque, alte: secondo un sondaggio di Swg realizzato per Confesercenti, saranno almeno 2 i pugliesi su 8 ad effettuare compere, spendendo in media 150 euro a testa. I prodotti più richiesti sono quelli calzaturieri, i capi spalla e da maglieria: "Ci auguriamo - aggiunge Altamura - che queste spese siano fatte nei negozi di vicinato. I saldi, infatti, sono i momenti di sconto più garantiti per i consumatori, tutelati attraverso leggi e modalità che consentono indicazioni di prezzi, di sconto e risparmio effettivo. I magazzini sono ben forniti e c'è la possibilità di fare affari sostenendo i nostri commercianti".

Saldi a parte, le incertezze legate al Covid rischiano di minare ulteriormente un settore messo a dura prova da divieti, restrizioni e regolamenti in continuo cambiamento: "E' difficile - rimarca Altamura - lavorare con imprese che non sanno cosa fare il giorno dopo. Personalmente sono favorevole a un obbligo vaccinale per eliminare ogni tipo di complicazione. Non mi sembra corretto che alcune categorie debbano averlo e altre no. Il dovere di rispetto sociale grava in maniera disuguale su di noi rispetto ad altre categorie perché alcuni possono godere, ad esempio, dello smart working e di uno stipendio fisso. altre, invece, hanno subito restrizioni. Ognuno si deve prendere un pezzo di responsabilità".

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