rotate-mobile
Economia

"Turni massacranti controllati da un algoritmo disumano", la protesta dei lavoratori di Amazon anche nel Barese

Sit-in davanti l'hub di Bitonto, inaugurato a marzo 2020. I sindacati: "Chiunque operi entro i confini italiani deve onorare le norme nazionali"

Si è svolto anche a Bari, come in diverse località d'Italia, il sit in di protesta per lo sciopero dei lavoratori del colosso dell'e-commerce Amazon, indetto da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. I dipendenti denunciano "turni massacranti in cui sono costretti fino a 44 ore settimanali controllati da un algoritmo che ha molto poco di umano e che elabora rotte che impongono al lavoratore di consegnare anche 180-200 pacchi al giorno".

In Puglia, a marzo 2020, è stato avviato l'unico centro logistico pugliese, con 250 driver e 100 addetti al magazzino. Un una nota Giovanni De Lello, segretario regionale della Filt Cgil di Bari e Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia, spiegano che "i rapporti prevalentemente di natura precaria che pure a Bitonto sono utilizzati, spingono i giovani ad avere timore di avvicinarsi al sindacato per veder rappresentati i propri diritti. Non ci rassegniamo a questa condizione - dice Gesmundo - e stiamo lavorando a un protocollo da sottoporre alle controparti datoriali affinché la committenza si assuma la responsabilità del rispetto dei contratti nel settore dei trasporti, così come assieme alle istituzioni proveremo a vincolare Amazon a un confronto con il territorio e i sindacati, per una stagione di nuovi diritti e tutele". "Chiunque operi entro i confini italiani deve onorare le norme nazionali" dicono i segretari generali regionali della Fit Cisl e della Felsa Cisl, Francesco Spinelli e Elena De Matteis.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Turni massacranti controllati da un algoritmo disumano", la protesta dei lavoratori di Amazon anche nel Barese

BariToday è in caricamento