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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

"Manovra sbagliata e da cambiare", in Puglia la Cgil annuncia lo sciopero: manifestazione a Bari

La mobilitazione del sindacato pugliese contro il governo: appuntamento il 14 dicembre. Il segretario Gesmundo: "Scelte non ispirate a criteri di giustizia sociale e di solidarietà, nessun investimento sul Mezzogiorno"

Una legge di bilancio "irricevibile", una "manovra economica sbagliata e da cambiare, che non risponde alle reali emergenze del Paese, a partire dalla condizione materiale dei lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati, cittadini e cittadine". Così la Cgil Puglia motiva la mobilitazione annunciata per la giornata di mercoledì, 14 dicembre, con uno sciopero  generale di 8 ore nella giornata di mercoledì 14 dicembre con manifestazione regionale che si terrà a Bari. 

"Contro la manovra di bilancio del Governo, che si accanisce sui poveri, non sostiene salari e pensioni erosi dall’inflazione, non investe sul Mezzogiorno ma anzi divide ancor più il Paese", spiega il sindacato che esporrà le ragioni della protesta martedì 6 dicembre, dalle ore 9.30, in una conferenza stampa presso l’Università Aldo Moro di Bari. 

Una manovra bocciata dal sindacato "perché colpevolizza e punisce i poveri, aumenta la precarietà, premia gli evasori e aumenta l’iniquità del sistema fiscale, non fa nulla per sostenere salari e pensioni". Dal ripristino dei voucher alla flat tax, dall’abolizione del reddito di cittadinanza alle misure previdenziali, dalle poche risorse per sanità e scuola, è lungo l’elenco delle doglianze del sindacato. "Uno sciopero necessario – commenta il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo – per sostenere nell’iter di discussione della manovra in Parlamento quelle che sono le piattaforme rivendicative e le richieste tese a ottenere risposte urgenti e necessarie ad affrontare questa fase in cui sta peggiorando la condizione delle persone, aumentano le disuguaglianze sociali e territoriali, frenano lo sviluppo del Paese. Ragioni che viste dal Sud e dalla Puglia assumono tinte ancor più scure". 

"Il Governo non ci ha ascoltato, e contro scelte non ispirate a criteri di giustizia sociale, di solidarietà, senza alcuna visione di prospettiva anzi aumentando divisioni e disuguaglianze, al sindacato non resta che la mobilitazione. E in Puglia – conclude Gesmundo - ci sono motivazioni ulteriori per sostenere la mobilitazione, diffondere e far conoscere le proposte della Cgil, partecipare allo sciopero". 

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