Serrata dei laboratori di analisi contro i tagli. Gentile: "Garantire servizi base"
Dopo il sit-in scatta lo sciopero per le 282 strutture pugliesi. L'assessore regionale alla Salute: "Dovevamo adeguarci alle indicazioni del Governo Monti"
Laboratori di analisi pugliesi chiusi da questa mattina a causa dello sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali di settore a seguito dei tagli alle tariffe per gli esami di diagnostica decisi dal Governo nazionale. La sospensione del servizio "nell'ambito del legittimo diritto di sciopero" è stata comunicata in una nota dall'assessore regionale alla Salute, Elena Gentile.
L'agitazione segue il sit-in di ieri mattina, in via Capruzzi, davanti alla sede del Consiglio regionale, alla quale hanno preso parte più di 500 manifestanti coordinati dai sindacati Snabilp-Federbiologi, Anisap Puglia, Corsa Federlab Puglia e Lanap (area medicina di laboratorio), in rappresentanza di 282 strutture di analisi della regione. Secondo Gentile "la Puglia non ha mai espresso parere favorevole rispetto alla scelta operata dall'allora governo Monti e pur tuttavia ha dovuto recepire tale accordo, in costanza delle procedure di piano di rientro".
"I Direttori generali delle Asl - spiega l'assessore - dovranno quindi, da subito, attrezzare le strutture pubbliche dei laboratori dei presidi territoriali ed ospedalieri per evitare possibili disservizi ed impedire che le aspettative del sistema di impresa possano ledere l'altrettanto legittimo diritto dei pazienti ad usufruire della intera rete dei servizi".