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Economia Murat / Piazza Umberto I

"Da aprile cambio di contratto e taglio del 40% degli stipendi", sit-in di protesta dei 'portieri' universitari

Manifestazione, questa mattina, in Ateneo, alla quale hanno preso parte Filcams Cgil, Fisascat Cisl nonché dell'associazione studentesca Link, delle Rsu e di varie organizzazioni sindacali universitarie

Sit-in di protesta, questa mattina davanti al palazzo Ateneo, da parte di una numerosa delegazione di lavoratori del servizio di portierato delle strutture universitarie di Bari, scesa in piazza contro il nuovo contratto di lavoro, attivo dal prossimo 1° aprile, che rischia di portare un taglio di circa il 40% sulle retribuzioni. Il personale interessato dalle riduzioni è di 65 unità. La manifestazione di oggi ha visto la partecipazione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl nonché dell'associazione studentesca Link, delle Rsu e di varie organizzazioni sindacali universitarie. 

Il taglio dello stipendio, spiegano i promotori della protesta, scatterebbe per la modifica della tipologia di contratto: "L'azienda aggiudicatrice dell'appalto - spiega a BariToday Antonio Ventrelli, segretario Filcams Cgil Bari -  intende applicare non più quello multiservizi ma quello per i dipendenti da istituti e imprese di vigilanza privata - servizi fiduciari. Ciò si tradurrebbe in retribuzioni da circa 1150 netti su 14 mensilità a 736 nette su 13 mensilità. Tra l'altro, questa nuova tipologia di contratto non comprende alcune attività che normalmente vengono svolte dai lavoratori, come piccolo facchinaggio e 'moderazione' ad esempio tra gli studenti o chi frequenta la sede. Questi compiti non saranno più effettuati dai lavoratori e tutto ciò creerà dei disservizi".

Una delegazione dei manifestanti è stata successivamente ricevuta dal rettore Stefano Bronzini e dal cda di Uniba: "ll rettore  - dice ancora Ventrelli - ha dichiarato la propria sensibilità e quella del consiglio di amministrazione alla problematica, impegnandosi a valutare nei prossimi giorni possibili soluzioni. Non essendoci però - aggiunge - atti al momento concreti, proseguiremo la mobilitazione. Oltre alla conferma della 'seconda parte' del sit-in odierno, questo pomeriggio, abbiamo attivato la procedura per proclamare lo sciopero e siamo intenzionati ad attivare azioni legali con i sindacati" conclude l'esponente della Filcams Cgil.

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