La Fp Cisl Bari scrive ai sindaci della Città metropolitana ribadendo le misure di contenimento indicate nel dpcm del 2 marzo scorso
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday
Il Segretario generale della FP Cisl Bari, Franco Capodiferro, ha inviato una nota a tutti i sindaci della città metropolitana, ribadendo le misure di contenimento del contagio indicate al Capo V del DPCM del 02 marzo 2021, in seguito all’evolversi dell’emergenza epidemiologica in atto e all’Ordinanza del Ministero della Salute del 12 marzo 2021 che ha collocato la Regione Puglia tra quelle al più alto rischio contagio ovvero in “zona rossa” . “Si evidenzia ad ogni buon conto che nei Comuni delle zone rosse l’art 48 del DPCM stabilisce testualmente che “..I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza , anche in ragione della gestione dell’emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile”. Per quanto sopra, alfine di una puntuale tutela del personale dipendente e di garantire la continuità di alcuni servizi essenziali, si richiama l’attenzione e si sollecitano tutti gli Enti territoriali, qualora non vi abbiano già adempiuto, a dare attuazione con la massima tempestività a quanto suindicato procedendo ad una rapida ricognizione delle attività indifferibili e, eventualmente, nelle more di tale ricognizione, utilizzando quella già disposta da ciascuno a seguito del DPCM dell’11 marzo 2020. Tale adempimenti si rendono necessari per poter disporre la presenza in servizio del solo personale addetto alle attività indifferibili su la base della pregressa ricognizione e nelle more di un suo aggiornamento.” Si chiede, pertanto, ai sensi dell’art 4 del CCNL Funzioni Locali una formale informativa su le attività ritenute indifferibili e su gli atti adottati in osservanza del su citato art 48 del DPCM del 02 marzo 2021.
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