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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Stipendi fermi e "responsabilità sempre più pesanti", prosegue la mobilitazione dei presidi pugliesi

In mattinata, presso l'Ite Lenoci di Bari, assemblea sindacale dei dirigenti scolastici di 638 scuole della regione. Tra le ragioni della protesta, "la differenza retributiva con il resto della dirigenza pubblica"

Continua la mobilitazione dei dirigenti scolastici pugliesi per reclamare "pari dignità retributiva" rispetto al resto della dirigenza pubblica, "anche a fronte delle responsabilità sempre più gravose che quotidianamente vengono scaricate sulle scuole". Dopo il sit-in di protesta di quattro mesi fa, questa mattina i presidi di 638 istituti della regione saranno in assemblea sindacale presso l’ITE Lenoci di Bari.
                
"Ad oggi - si legge in una nota congiunta Flc Cgil - la retribuzione media annua dei dirigenti dell’Università e della Ricerca supera di 30.000 € quella dei dirigenti scolastici e i dirigenti del comparto ministeri arrivano a percepire mediamente il doppio di un capo di istituto senza che ciò sia giustificato da carichi di lavoro e responsabilità equivalenti". "L’impegno manifestato dalla Ministra Fedeli e la rinnovata attenzione alla scuola, più volte affermata dal Parlamento - prosegue la nota - devono ora tradursi in fatti concreti e nella soluzione anche delle rilevanti criticità che caratterizzano il lavoro dei dirigenti scolastici. A tal fine è necessario che il MIUR dia seguito a quanto previsto dall’accordo governo-sindacati del 30/11/2016 che ha creato le condizioni per la riapertura dei tavoli contrattuali a cui dovrà seguire un impegno della parte politica a finanziare adeguatamente i contratti del comparto con idonei stanziamenti in finanziaria".

"Il pieno riconoscimento e la valorizzazione del ruolo della dirigenza scolastica, anche dopo la legge 107/2015, deve portare a compimento quanto previsto dall’articolo 25 del DLgs 165/2001 e dagli articoli 1 e 2 del CCNL dell’Area V della dirigenza scolastica dell’11 aprile 2006: un dirigente fortemente ancorato alla specificità della comunità scolastica, con autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane che fanno della sua figura un unicum nel panorama della pubblica amministrazione e che proprio in virtù di questa unicità avverte con maggiore disagio la differenza retributiva con il resto della  dirigenza pubblica. Serve, infine, un’accelerazione per la rapida approvazione delle proposte di legge in discussione al Parlamento sulla responsabilità in materia di sicurezza visto che ad oggi i dirigenti scolastici rispondono in solido per inadempienze e problematiche edilizie rispetto a cui non hanno alcun potere di intervento".
 

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