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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Università: stangata per gli studenti, raddoppia la tassa sul diritto allo studio

A partire dal prossimo anno accademico la tassa regionale passerà da 77 a 140 euro. L'assessore Sasso spiega: "Colpa di un decreto del governo nazionale, ma gli esoneri per gli studenti con redditi più bassi non verranno toccati"

L'inizio del nuovo anno accademico riserverà un'amara sorpresa per gli studenti universitari pugliesi (e non solo). A partire dal 2013, infatti, la tassa regionale sul diritto allo studio raddoppierà, passando da 77 a 140 euro. E' l'effetto, come spiegato oggi in conferenza stampa dall'assessore regionale per il Diritto allo Studio Alba Sasso, di un decreto del governo nazionale che lo scorso 15 luglio ha fatto entrare in vigore il decreto legislativo in materia avessero di diritto allo studio universitario, rimodulando la tassa regionale su tre fasce legate al reddito di 120, 140 e 160 euro.

“Si è trattato di un atto di prevaricazione da parte del Governo nazionale", ha spiegato l'assessore Sasso. Il decreto, infatti, stabilisce anche che le regioni che non legiferano sulle fasce entro il 30 giugno avrebbero avuto un’unica tassa di 140 euro per tutti gli studenti.

“L’aumento dunque non era evitabile – ha detto – ma avevamo chiesto al ministero una proroga della normativa precedente proprio per analizzare meglio le fasce e legiferare in materia. Lo avevano chiesto tutte le regioni con una nota del 20 giugno, proprio per l’esiguità del tempo necessario a legiferare. Il ministro Profumo lo scorso 27 giugno ci ha risposto sottolineando l’importanza dell’immediata applicazione delle nuove norme. E’ chiaro che la Regione, come le altre regioni, non avrebbe potuto legiferare in tre giorni, dal 27 al 30 giugno. E quindi siamo stati costretti ad adottare la tassa unica di 140 euro”. “Ricordiamo – conclude - che la tassa non inciderà sugli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi ai quali sarà concesso l’esonero, sia nel caso di studenti beneficiari sia di idonei per la borsa di studio”.

Il presidente ADISU De Santis ha poi fatto una disamina della situazione del diritto allo studio italiano rispetto a quello europeo: in Italia i beneficiari di borsa nel 2007 sono stati 156.297, nel 2010 150.062, con una diminuzione del 4%. In Francia sono stati 471.000 nel 2007 e 565.000 nel 2010, con un aumento del 20%. Aumentano i borsisti anche in Germania: + 10,7% tra 2007 e 2010. Il numero di posti letto, a quasi parità di studenti (Italia 1,8 mln studenti, Francia 2,2 mln e Germania 2 milioni): 40.935 posti letto in Italia, in Francia 160mila, in Germania 180mila. “In Puglia – ha spiegato De Santis – aumentiamo i posti letto grazie alle politiche regionali, con l’apertura di nuove case dello studente a Foggia e Bari, ma siamo drammaticamente in ritardo rispetto all’Europa più evoluta”. Dove – secondo De Santis – è anche più economico laurearsi: nell’anno accademico 2010/11 in Francia una laurea di primo livello costa 374 euro l’anno, una di secondo 437 euro. In Italia una laurea in media costa 1128 euro, “in costante aumento”, afferma De Santis.

 

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