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Economia

Un aiuto per i commercianti vittime di usura, nasce lo sportello 'Sos Impresa'

L'iniziativa promossa dalla Confesercenti per sostenere la lotta al racket e offrire supporto agli imprenditori caduti nella rete degli usurai

Offrire supporto e assistenza legale agli imprenditori vittime di estorsioni e usura, promuovere la lotta al racket attraverso iniziative di comunicazione e sensibilizzazione, insieme alle istituzioni. La Confesercenti Metropolitana Terra di Bari rafforza il suo impegno per la legalità costituendo l'associazione 'Sos Impresa Terra di Bari'. L'iniziativa è stata presentata questa mattina nell'ambito di una tavola rotonda sul fenomeno dell’usura, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico.

"I problemi che le vittime di questi reati soffrono sono in larga parte irrisolti e sentiamo il bisogno di dare forza, visibilità e soluzioni all’attività di tante associazioni, gruppi, imprenditori colpiti", afferma Luigi Cuomo, presidente nazionale Confesercenti. "Per cercare di colpire le organizzazioni mafiose è necessario prendere atto della nuova veste che hanno i clan, ormai diventati azienda. Per questo abbiamo più volte utilizzato il termine clan impresa, che “investono” sempre più nelle zone ricche, con nuove e meno evidenti forme di controllo di mercato e territorio, lasciando nei paesi di origine le forme classiche di controllo mafioso del territorio".

Alla tavola rotonda organizzata per la presentazione dell'iniziativa ha preso parte anche il sindaco, Antonio Decaro. "Il fenomeno dell’usura è come un tunnel - ha spiegato il sindaco - non finisce mai. A contrastare una piaga così profonda servono iniziative come questa, che sono solo una piccola parte del grande lavoro che le associazioni portano avanti quotidianamente sul territorio. Perché se è vero che tutti sono a conoscenza della presenza di questo fenomeno, è altrettanto vero che bisogna continuare a parlarne, spiegare agli imprenditori, ai commercianti e ai cittadini in difficoltà che gli usurai non sono benefattori e che l’usura è solo il primo passo del percorso che le organizzazioni criminali compiono prima di pretendere di diventare soci dell’attività, fino ad appropriarsene completamente con l’obiettivo di utilizzarla per riciclare denaro sporco.  In questa opera di informazione e sensibilizzazione un ruolo fondamentale lo svolgono gli sportelli di ascolto, soprattutto quelli attivi presso le associazioni di categoria che rappresentano un presidio per i commercianti e per gli imprenditori". "Il secondo tema importante - ha detto ancora Decaro - sono le risorse che lo Stato mette a disposizione attraverso il fondo nazionale antiusura, che deve necessariamente essere ampliato per permettere alle vittime di venire fuori da questo dramma. Avere un’attività di ascolto e sostegno strutturata permette a tutti gli enti coinvolti di essere credibili agli occhi di chi deve trovare il coraggio per denunciare e per intraprendere un percorso che non è certo semplice. In questi anni, parallelamente all’aggravarsi della crisi, le banche hanno ristretto i crediti nei confronti delle aziende che purtroppo, temendo di non riuscire a far fronte alle proprie esigenze, scelgono l’usura, che solo apparentemente è una scorciatoia ma che invece, come ci spiegano le associazioni coinvolte, rappresenta solo l’inizio della fine per quell’attività".

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