rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Vendola: la Puglia pronta a violare il patto di stabilità

Il presidente della Regione Puglia si è detto contrario alla politica dei tagli e deciso a violare il patto di stabilità per cofinanziare la spesa comunitaria per evitare di perdere le risorse Ue per le Regioni

Per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, "questa sequela di tagli e di contrazione di reddito non è propedeutica all'abbattimento del debito pubblico: si tratta di sacrifici inutili che servono semplicemente a ridisegnare la morfologia sociale e a lasciare inalterato il quadro del debito pubblico, come vediamo in Grecia e in Spagna".

 

Vendola ne ha parlato stasera nel corso dell' incontro con i giornalisti per annunciare che la Puglia ha deciso di violare il patto di stabilità per cofinanziare la spesa comunitaria e evitare di perdere le risorse messe a disposizione dall'Ue per le Regioni. Per Vendola le politiche dei tagli "stanno deprimendo in maniera sempre più drammatica l'economia italiana e stanno profilando uno scenario del 2013 da brivido: se si considera, contemporaneamente, la ulteriore lievitazione dell'imposizione fiscale e gli ulteriori tagli alla spesa sociale, il quadro dell'impoverimento della società è drammatico".

 

"Ci sono - ha proseguito - le proiezioni dell'Fmi e i rilievi della Caritas che già ci dicono, negli sportelli della povertà, come sta mutando la composizione di una domanda di sopravvivenza che è sempre più italiana, e che concerne l'impoverimento del ceto medio. Insomma siamo di fronte ad una reiterazione impassibile, non convocabile ad un confronto reale, di politiche che ci stanno facendo entrare in un vicolo cieco".

 

 "Il punto è - ha spiegato - che molte amministrazioni sono condannate a morte perché alla fine se noi dobbiamo soltanto pagare gli stipendi del personale che opera nelle nostre amministrazioni, e eventualmente pagare le rate dei mutui contratti nel passato, poi non abbiamo più niente da fare. Se non posso più né costruire un asilo nido, né attivare una rete di protezione sociale, né fare un apolitica ambientale, non si può fare più niente". "L'orizzonte - ha rilevato - credo sia quello di una politica che muore e i cittadini hanno schifo nei confronti della politica. Ma se la politica non si occupa di dare risposte alla crisi non serve a niente". "Noi - ha concluso Vendola - proviamo a recuperare un minimo di ruolo per la politica" e "il governo regionale pugliese cercherà di usare fino all'ultimo quattrino per aprire cantieri e dare lavoro".

 

"Non possiamo immaginarci - ha spiegato - che la strozzatura del Patto stabilità, oltre che riguardare la spesa corrente, riguardi anche la spesa in conto capitale. Perché non ha fondamento logico né economico l'idea che si debbano bloccare i cantieri per impedimento a spendere risorse che abbiamo in cassa". ""Penso che sia assolutamente di buon senso - ha concluso - fare quello che abbiamo deciso di fare, mal sopportando la lezioncina leziosa e petulante di chi dice alle Regioni spendete le risorse comunitarie fingendo di non sapere che non le possono spendere a causa del problema del cofinanziamento strozzato dal vincolo del Patto di stabilità"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vendola: la Puglia pronta a violare il patto di stabilità

BariToday è in caricamento