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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Vertenza ex CCR, per i lavoratori prepensionamenti e corsi di qualifica

Oggi il vertice in Consiglio regionale: gli enti locali hanno ribadito l'impossibilità di riassorbire tutti i lavoratori. Due le strade: prepensionamento o corsi di formazione per acquisire nuove qualifiche

Prepensionamenti, corsi di qualifica per facilitare un eventuale reinserimento lavorativo, uno screening delle liste per verificare tutte le posizioni individuali, da quelle previdenziali, ai profili professionali, alle qualifiche, fino ai dati anagrafici: questi i passaggi da avviare subito per cercare di dare delle risposte ai lavoratori delle ex Case di Cura Riunite, da vent'anni in attesa di una ricollocazione.

Il piano di intervento è il frutto del tavolo politico e tecnico voluto da presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, tenutosi questa mattina in via Capruzzi, al quale hanno partecipato l’assessore regionale al welfare Elena Gentile, i presidenti dell’Upi, Francesco Schittulli e dell’Anci, Luigi Perrone, il responsabile della task force della Presidenza della Giunta e i dirigenti degli uffici regionali competenti.

Nel corso dell'incontro Regione, Province e Comuni hanno ribadito l'impossibilità di procedere ad assunzioni per riassorbire i lavoratori, visti i vincoli di spesa pubblica. Nei giorni scorsi inoltre la Regione aveva già annunciato, per le stesse ragioni, di dover ridurre il numero di lavoratori ex CCR beneficiari della cassa integrazione.

Dalla verifica delle liste sarà possibile capire quanti lavoratori potrebbero essere interessati da percorsi di prepensionamento, da definire col Ministero del Lavoro e l’INPS e quanti sono in possesso di qualifiche professionali, a cominciare da quella di operatori sociosanitari, in vista del potenziamento dei servizi d’ambito di assistenza domiciliare integrata che i Comuni si apprestano a organizzare con specifici bandi. La stessa qualifica, per esempio, potrebbe essere acquisita dagli altri lavoratori. Corsi di formazione professionale sono già banditi (tra questi quelli per OSS): chi ne avesse la volontà potrebbe parteciparvi, per acquisire una riqualificazione decisiva al reinserimento lavorativo e ottenere intanto una modesta integrazione del reddito, per la durata del corso.

Prossima tappa, dunque, sarà quella dell'11 febbraio, quando il comitato dei lavoratori comunicherà all’Assessorato regionale al lavoro l’elenco dei profili professionali, compresi gli OSS, avviando insieme alla Regione la ricognizione di tutte le posizioni.

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