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Economia

Palace, nel futuro ancora un albergo ma servono soluzioni per i lavoratori: "Ammortizzatori sociali e garanzie per salvaguardare occupazione"

Al tavolo della task force regionale la Saiga ha confermato la volontà di continuare l'attività alberghiera. Intanto Palace eventi ha prorogato la procedura di mobilità e sono in corso verifiche tecniche sulla possibilità di attivare la cassa integrazione. I sindacati: con il nuovo gestore sia garantito il mantenimento dei posti di lavoro

Da una parte, la proroga della procedura di licenziamento per verificare la possibilità di attivare, per gli 88 lavoratori, la cassa integrazione straordinaria. Dall'altra, la conferma, da parte della Saiga, proprietaria dell'immobile, che il Palace resterà un albergo. Sono queste le due novità principali emerse oggi nel corso di due diversi incontri convocati per cercare soluzioni alla vertenza che vede a rischio i dipendenti dello storico hotel barese.

Ammortizzatori sociali: si valuta la cassa integrazione

Il primo step, in mattinata, all'Arpal: su richiesta dei sindacati, la Palace Eventi, la società che gestiva l'albergo, ha prorogato la procedura di mobilità, allo scadere della quale i licenziamenti sarebbero dunque diventati effettivi, dal 25 gennaio al 9 febbraio. Giorni preziosi, che consentiranno di verificare, attraverso un passaggio con il Ministero del Lavoro, la possibilità di attivare, per i lavoratori, la cassa integrazione straordinaria per cessazione attività. "Se questa opzione verrà confermata dal Ministero - spiega Antonio Miccoli, segretario della Filcams Cgil Bari - la proporremo a Palace Eventi, per un accordo che avrà la durata di 12 mesi". Si tornerà sul punto nel prossimo incontro già fissato all'Arpal per il 28 gennaio.

Il Palace resta un albergo: l'impegno per la salvaguardia occupazionale

Parallelamente, la trattativa prosegue anche al tavolo della task force regionale. Nell'ambito del quale, oggi, è stato fissato un punto importante: come già trapelato nelle scorse ore, Saiga ha confermato che il Palace resterà un albergo, dicendosi subito disponibile a valutare, non appena rientrata in possesso dell'immobile, le proposte di eventuali soggetti interessati. "Oltre alle manifestazioni di interesse di cui si è parlato sulla stampa - spiega Miccoli a proposito - ci sono stati anche soggetti che si sono affacciati direttamente in albergo. Come sindacati, e come ha ribadito anche il presidente della task force Leo Caroli, noi abbiamo chiesto che qualunque manifestazione di interesse diventi anche elemento di confronto sindacale istituzionale, in modo che si avvii anche un confronto per la salvaguardia occupazionale. Sotto questo aspetto, Saiga si è dichiarata disponibile a proseguire questo confronto con le organizzazioni sindacali e con la task force".  La società, dunque, ha espresso anche la volontà di impegnarsi, nell'avviare un percorso con un nuovo soggetto gestore, per la salvaguardia occupazionale dei lavoratori. Ma le modalità di questo passaggio restano da comprendere e da costruire. "Nel documento - commenta Marco Dell'Anna (Uiltucs Uil Puglia)  - è stato inserito anche l’impegno a far valutare prioritariamente dal futuro gestore i lavoratori ai fini dell’eventuale assunzione. Su questo punto ho ribadito che noi non possiamo sentirci garantiti da impegni a valutare, occorre costruire giuridicamente una clausola che subordini la locazione dell’immobile all’effettivo assorbimento del personale. Diversamente i lavoratori non sarebbero garantiti in alcun modo". Secondo Michelangelo Ferrigni (Fisascat Cisl), l'intenzione della Saiga non sarebbe quella di "vincolare l'eventuale acquirente al mantenimento dei posti di lavoro, ma bensì predisporre un percorso di selezione del personale, attraverso la presentazione di curricula del personale stesso". "Abbiamo respinto questa proposta, ritenendola inaccettabile. Abbiamo chiesto che sia avviato un rapido processo di interlocuzione tra SAIGA SRL ed eventuali interlocutori imprenditoriali, che dovranno manifestare forte e reale interesse. Subito dopo dopo apriremo dei tavoli di concertazione per definire la migrazione del personale. Noi dobbiamo fare un lavoro di stabilizzazione", commenta.

Decaro: "Percorso lungo, ma primo importante spiraglio"

Al tavolo della task force regionale ha partecipato anche il sindaco, Antonio Decaro: "La posizione formalizzata oggi in seno alla task force da parte della società proprietaria, per la quale non è messa in discussione la finalità alberghiera dell'edificio che ha ospitato il Palace Hotel, apre un importante spiraglio nella vertenza che tocca il destino di tante famiglie e di un pezzo importante della ospitalità turistica della nostra città", ha commentato Decaro. "Ora ci aspettiamo che la società uscente riconosca ai lavoratori gli ammortizzatori sociali che possano alleviare temporaneamente il gravissimo disagio di quelle famiglie. È stato come sempre molto utile il paziente lavoro di mediazione della task force della Regione Puglia e del suo presidente, Leo Caroli. È importante che le controversie tra gli imprenditori privati, che hanno la loro sede naturale nelle aule di giustizia, non mettano a rischio gli interessi dei lavoratori e quelli della città. Il percorso è ancora lungo, ma se le parti continueranno a dimostrare lo spirito costruttivo manifestato nella riunione odierna, potrà avere risoluzione più veloce e dare buoni frutti".

"E' una trattativa lunga e complicata - commenta ancora Miccoli - Però è una vertenza che sta a cuore, su cui abbiamo riscontrato un impegno a 360 gradi da tutte le parti interessate". In ogni caso, il presidio dei lavoratori nell'albergo va avanti. "L'assemblea permanente continua - conferma Miccoli - almeno fino a quando non concretizzeremo il primo risultato che è quello dell'ammortizzatore sociale, poi vedremo come la situazione si evolverà".

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