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Vertenza OM, incontro al Ministero: altri due mesi di attesa per i lavoratori

Concordata la cassa integrazione ordinaria fino al 31 maggio, mentre a fine marzo si terrà un nuovo incontro per verificare in maniera definitiva la fattibilità del progetto di riconversione presentato dalla società Hybrid. Ma i lavoratori reclamano risposte concrete in tempi brevi

Cassa integrazione ordinaria fino al 31 maggio 2012, poi, se la situazione non dovesse sbloccarsi, azienda, sindacati e istituzioni valuteranno "il ricorso a strumenti alternativi". Nel frattempo, a fine marzo nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo economico per valutare in maniera definitiva la fattibilità del progetto di riconversione dello stabilimento - proposto a dicembre e poi saltato a causa del ritiro di uno degli imprenditori della cordata - della società Hybrid.

Insomma tutto ancora da decidere sul futuro dello stabilimento Om di Modugno e dei suoi 285 dipendenti, al centro ieri di un nuovo tavolo tecnico convocato presso il Ministero dello Sviluppo economico a Roma. Ora la speranza è che entro il 31 marzo, data fissata per il nuovo incontro al Ministero, l'imprenditore Saltalamacchia, ideatore del progetto di rilancio della fabbrica, riesca a trovare nuovi partner disposti a far parte della cordata, al posto dell'emiliano Landi, ritiratosi dall'accordo a inizio marzo.

In caso contrario, le istituzioni locali, il ministero e la stessa Kion, attuale proprietaria dello stabilimento OM, si attiveranno per cercare un'alternativa che possa scongiurare la chiusura della fabbrica, e la Kion si impegnerà a garantire gli incentivi già concordati agli eventuali nuovi investitori.  Anche se tutto questo significherà, per i 285 operai dello stabilimento, che da mesi lottano per avere certezze sul proprio futuro, dover aspettare ancora.

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