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Economia

X congresso territoriale Fnp Cisl Bari, Liantonio riconfermato alla guida della segreteria

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

I numeri sono impietosi 3 milioni di poveri e incapienti, 8 milioni ai margini della povertà e molti di questi sono pensionati che guadagnano massimo fino a mille euro al mese. "Dare certezze ai pensionati e speranza e futuro ai giovani del paese. Per noi i bisogni delle persone sono un problema di moralità politica". E' questo il sindacato delineato dal riconfermato segretario generale FNP CISL Bari Domenico Liantonio nel corso del X Congresso, con lui nella segreteria Grazia Palumbo e Remo Barbi. Importanti i contributi e gli interventi di Vitantonio Taddeo, Segretario Generale della Fnp-Cisl di Puglia, Giuseppe Boccuzzi, Segretario Generale della Ust Cisl di Bari e Loreno Coli, Segretario Generale Aggiunto della Fnp-Cisl nazionale. Insicurezza giovanile, incertezza, precarietà, pensioni, sanità, povertà, e disoccupazione sono stati i temi affrontati nel corso del congresso. "I numeri sono impietosi - ha detto Liantonio - 3 milioni di poveri e incapienti, 8 milioni ai margini della povertà e molti di questi sono pensiona-ti che guadagnano massimo fino a mille euro al mese. Tutto ciò va sommato a quanto è già avve-nuto in questi ultimi 5 anni: meno 25% di produzione, circa 3 milioni di disoccupati, 550.000 in cassa integrazione in deroga, occupazione femminile e giovanile ai minimi storici." Il Segretario generale ha espresso una forte preoccupazione per le situazioni internazionali dovute ad insta-bilità politiche, economico-finanziarie, che si riverberano sul nostro Paese, e quindi sulla nostra condizione socio-economica. La grave crisi economica, la crisi della politica e delle istituzioni hanno determinato nella vita dei lavoratori e dei pensionati, il cui reddito è continuamente eroso dalle tasse, la diminuzione costante del potere d'acquisto del salario e delle pensioni. Tutto ciò in un contesto di grande ingovernabilità consegnataci dai recenti avvenimenti politici Con l'occupazione diminuita di oltre 530 mila addetti di cui il 70% nelle regioni meridionali, con la perdita negli ultimi 5 anni del PIL si capisce qual è stata la conseguenza degli effetti recessivi. La conseguenza è lo svuotamento delle città e la fuga dei giovani verso il Nord e verso il Nord Europa, soprattutto di quelli più qualificati. Un fiume in piena il segretario Liantonio, che al temine del congresso ha proposto un documento (approvato dall'intera assemblea) con il quale chiede: - forte impegno a tutti i livelli per un rilancio dello sviluppo che rimetta in moto l'economia reale affinchè si creino le basi per dare impulso alle aree deboli del paese in particolare per il Mezzogiorno e per la nostra Puglia e, condivide la strategia e la proposta del Segretario Generale Anna Maria Furlan per un patto sociale ed un patto per lo sviluppo da stringere tra le parti sociali ed il Governo - L' attuazione di una vera riforma fiscale che deve essere contestuale a quelle riforme istituzionali ed elettorali, che possono determinare un federalismo solidale che poggi sulla sussidiarietà, sulla equità e sulla autonomia. -l' attuazione di una legge sulla non autosufficienza che coinvolga tutti i livelli istituzionali a partire dalle regioni. - Sostegno per le rivendicazioni dei pensionati di terra di Bari attraverso la revisione di piattaforme da concordare con i livelli confederali territoriali. - messa in atto tutte le iniziative per conquistare tavoli di confronto con le istituzioni.

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